L’acqua del Mar Mediterraneo è sempre più calda, nel mese di giugno la temepratura ha toccato i 24 gradi la più alta media mensile registrata negli ultimi dieci anni nel solo mese di giugno con ben 1° sopra la media nel periodo, l’allarme viene lanciato da goletta Verde di Legambiente che questa mattina alle prime luci dell’alba ha organizzato un blitz in navigazione lungo la costa adriaticae non solo srotolando lo striscione “Non è caldo. È crisi climatica”. Preoccupa anche lo stato di salute del Mar Tirreno che ha fatto registrare sempre a giugno 2025 una temperatura media della superficie pari a 25,1°C, mentre il Mar Adriatico di circa 24,1°C in maniera quasi uniforme ad eccezione della porzione più orientale lungo le coste che vanno dal Montenegro all’Albania dove le temperature della superficie dell’acqua sono state sensibilmente meno calde.
le temperature record del mese di giugno, dichiara Marcella De Mestria responsabile di Goletta Verde lasciano ripercussioni sull’ambiente, sulla salute dei cittadini, sul mare e la biodiversità. Un campanello d’allarme che non può passare inosservato perché comporta ricadute anche dal punto di vista economico. Per questo è più che mai urgente spingere per politiche e strategie di mitigazione e adattamento che includano anche il nostro prezioso e sempre più delicato Mar Mediterraneo”.
L’aumento delle temperature e il cosiddetto effetto “tropicalizzazione del Mediterraneo” ha ricadute anche sull’ecosistema marino e sulla biodiversità. Ad esempio, nel Mediterraneo si stima che vi sia un impatto sulle grandi specie pelagiche, (come il tonno rosso), che entrano stagionalmente per la deposizione delle uova. Senza contare che le temperature possono avere un impatto sui cicli riproduttivi. Da non sottovalutare infine il cambio climatico nelle acque marine che modifica l’intensità e la direzione delle correnti con forti ripercussioni sulla dispersione degli organismi stessi.
MARE MEDITERRANEO - “ACQUA SEMPRE PIU’ CALDA”, ALLARME DI GOLETTA
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