Era la sera dell’11 luglio 2019, una sera molto calda, come calde sanno essere le sere d’estate a Vittoria. I cuginetti Simone e Alessio D’Antonio, 11 anni, vicini di casa, stanno giocando davanti alla propria abitazione, in via IV aprile, quando su di loro piomba l’auto guidata da Rosario Greco. Con lui Angelo Ventura e Alfredo Sortino. Alessio muore poco dopo, Simone qualche giorno dopo in ospedale. Una tragedia immane, che ha lasciato attonita un’intera comunità. Oggi alle 19, a sei anni da quella ferita che mai potrà guarire, nella Basilica di San Giovanni Battista una santa messa in suffragio dei due piccoli cuginetti, che questa mattina sono stati ricordati anche durante il grest diocesano, a Comiso, a San Domenico Savio, dal sacerdote Enzo Barrano e dal Vescovo della diocesi di Ragusa mons. Giuseppe La Placa. “Quel giorno resta impresso nella memoria collettiva come un momento di dolore profondo, che ha segnato non solo le famiglie D’Antonio, ma l’intera cittadinanza. – si legge in un comunicato a firma del sindaco, Francesco Aiello – In occasione di questo doloroso anniversario, si rinnova anche l’appello alla responsabilità sulle strade: il sacrificio innocente di Simone e Alessio non deve essere dimenticato, ma trasformato in un impegno concreto per la sicurezza stradale, la prevenzione e il rispetto della vita”.
VITTORIA - SEI ANNI FA LA TRAGEDIA DEI D’ANTONIO
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