RAGUSA - I COMMENTI DOPO “LA SCELTA” DI CASSI’

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Non c’è ancora un’adesione ufficiale da parte del sindaco di Ragusa, Peppe Cassì, a Forza Italia. Diversi sono i passaggi, politici e burocratici, che si devono consumare prima di arrivare a questo. Eppure la notizia della sua “scelta”, così infatti il primo cittadino ha intitolato un comunicato stampa in cui tesse le lodi del partito e dei suoi leader nazionale e regionale, affermando di condividerne battaglie e valori, sta già alimentando numerose polemiche e prese di posizione. La rappresentante del Gruppo territoriale del M5S di Ragusa, Najla Hassen, si chiede: “Come dimenticare espressioni quali “I partiti sono gusci vuoti”, pontificate in campagna elettorale al solo scopo di attrarre consenso? – poi parla di “rapporti interni già logori ancora prima di cominciare. La verità – conclude – è che il lungo e confuso post del primo cittadino con il quale, goffamente, comunica la notizia, è solo un modo per confondere ancora una volta gli elettori”. Riccardo Schininà, segretario del PD a Ragusa, afferma invece: “L’annuncio dell’ingresso del Sindaco Cassì in un partito non desta alcuna sorpresa. Si tratta di un passaggio che avevamo predetto con larghissimo anticipo. Più che della ‘scelta’ del Sindaco, oggi dobbiamo parlare del fallimento di un modello di governo che per anni ha distorto la dialettica politica della nostra città. Aderendo a Forza Italia Cassì torna nel suo alveo naturale: il centrodestra, e sancisce la fine del falso civismo della sua amministrazione”. E il coordinatore provinciale di Forza Italia a Ragusa, Giancarlo Cugnata, cosa ne pensa? Da noi contattato telefonicamente, dichiara di aver apprezzato le parole di Cassì che ha espresso stima nei confronti di Antonio Tajani e Renato Schifani e dice: “Qualche anno fa gli avrei fatto conoscere pure Berlusconi”. Poi, diplomaticamente, aggiunge: “Stiamo raccogliendo l’interesse dei moderati e siamo destinati ad arrivare, entro la fine del mio mandato, nel 2027, al 20%. Sono 700 attualmente gli iscritti in provincia, ma presto saranno 2000 e con tutti loro è giusto parlare. Non abbiamo preoccupazioni ad accogliere, ma l’inclusione – conclude – non dev’essere solo numerica, ma anche di valori”. Insomma, l’impressione è che sia ancora presto per parlare ufficialmente di ingresso, sebbene ci sia indubbiamente la volontà. Non solo, le parole del sindaco Cassì non sembrano lasciare dubbi nemmeno sul futuro del civismo ibleo.
PEPPE CASSI’ SINDACO DI RAGUSA

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