EMERGENZA INCENDI - SCHIFANI: “C’E’ MANO CRIMINALE DEI PIROMANI”

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Quella che si sta per concludere è stata, letteralmente, una settimana di fuoco. Le temperature roventi e il vento torrido hanno alimentato centinaia di incendi che non hanno risparmiato alcun angolo della Sicilia, creando, come nel caso di quello divampato vicino ad un vivaio modicano, danni anche ad aziende. Impossibile quantificare poi il valore delle riserve naturali distrutte, dalla sughereta di Niscemi alla riserva dello Zingaro, passando per Cava Grande del Cassibile. Il presidente della Regione, Renato Schifani, fa sapere di aver seguito l’evolversi della situazione «in costante collegamento con il comandante del Corpo forestale regionale, Tea Di Trapani, e con il capo della Protezione civile, Salvo Cocina. Sono rimasto molto colpito – dice – dalle immagini della devastazione nel Trapanese, dove tante famiglie sono state costrette a lasciare le loro case. L’intero sistema antincendio – Vigili del fuoco, Corpo forestale, Protezione civile e volontari – ha operato in maniera lodevole e coraggiosa e ad essi va la gratitudine mia e dei siciliani. I numeri danno la dimensione di quanto avvenuto nelle ultime ore, a causa della mano criminale di piromani senza scrupoli». Sul fronte aereo sono stati impiegati 10 elicotteri del Corpo forestale regionale, un S64 dei vigili del fuoco e due velivoli pesanti della flotta nazionale, oltre ai due Canadair di base in Sicilia, affiancati per l’occasione da un terzo fatto arrivare dalla Calabria. «La Regione – conclude Schifani – ha rafforzato l’apparato antincendio e l’impegno su questo fronte è massimo e costante». Sarà, ma se la Sicilia continua a bruciare probabilmente non basta. Per questo, i vertici regionali della CNA, il presidente Filippo Scivoli e il segretario Piero Giglione chiedono, con urgenza, “l’attivazione di un protocollo di emergenza regionale che coinvolga tutti gli attori istituzionali, le forze dell’ordine, i volontari e le associazioni di categoria”. La Cna chiede il potenziamento delle squadre antincendio con mezzi e risorse adeguati, anche attraverso fondi europei; un piano di sorveglianza integrato con tecnologie avanzate per individuare i focolai in tempo reale; sanzioni severe per chi appicca il fuoco e bonifiche immediate delle aree colpite; sostegno economico per le imprese danneggiate, con procedure burocratiche semplificate. “La crisi climatica che sta attraversando la Sicilia impone scelte urgenti. Dopo due anni di trattative e di proteste, non abbiamo nessun segnale dal governo regionale sulla riforma del settore forestale” scrivono i segretari generali di Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil regionali Tonino Russo, Adolfo Scotti, Nino Marino che annunciano per martedì un presidio davanti all’assessorato regionale al Bilancio e rendono noto di aver chiesto agli assessori all’Agricoltura, al Territorio e al Bilancio un incontro congiunto per superare lo stallo. Inoltre, preannunciano iniziative di mobilitazione durante i lavori di approvazione della manovra finanziaria. Chiediamo al governo regionale – sottolineano -, in vista della manovra di bilancio, di adoperarsi affinchè al suo interno siano previste le somme necessarie per aumentare le giornate dei lavoratori e per rinnovare il contratto di lavoro.

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