La Sicilia è la prima regione italiana ad assumere, all’interno dell a propria amministrazione, vittime di violenza che hanno subito deformazioni o sfregi permanenti al viso a causa di aggressioni. L’assessorato regionale della Famiglia e delle politiche sociali ha rilasciato i nulla osta necessari per due donne che avevano presentato domanda a seguito dell’entrata in vigore della normativa. La svolta normativa risale al giugno scorso, quando l’Assemblea regionale siciliana ha approvato un emendamento che ha reso retroattiva la legge del gennaio 2024 che prevede l’assunzione prioritaria delle donne vittime di violenza con deformazioni e sfregi permanenti al viso e dei figli di vittime di femminicidio, purché residenti in Sicilia e nei limiti delle risorse disponibili.
«L’introduzione della retroattività nell’articolo 118 della legge regionale 3 del 2024 sulle assunzioni delle vittime di violenza e degli orfani a causa di femminicidio – dice il presidente della Regione Renato Schifani – è un atto di giustizia carico di sensibilità e umanità nei confronti di quelle donne che hanno subito aggressioni brutali prima dell’entrata in vigore della norma.
Ad intervenire l’onorevole Ismaele La Vardera, che dichiara la legge su donne vittime è mia e non di Schifani che aggiunge
Ci sono voluti due anni per attuare la norma, denominata ‘Legge La Vardera’ ma finalmente tutte queste donne e gli orfani avranno dignità”.
“La Regione per una volta è il capofila d’Italia e non il fanalino di coda e, devo essere sincero, non capisco come il governatore Schifani ancora una volta, dopo il caso Mondello, si prenda meriti che non ha. Il fatto stesso che lui faccia passare per sua una legge che tutta Italia sa che ho voluto fortemente, fa capire il suo livello politico ma alla fine la cosa che conta è il risultato. Caro Schifani, oggi siamo primi in Italia, ma il merito non è di certo tuo”, conclude. La Vardere