EMERGENZA CARCERI - RIVOLTE E POCO PERSONALE A SIRACUSA E AUGUSTA

E’ drammatica la situazione descritta dai sindacati nella casa circondariale di Cavadonna a Siracusa. Ieri sera 22 detenuti si sarebbero impossessati di un blocco dell’istituto di pena minacciando gli agenti penitenziari. Solo poche ore prima, ieri mattina, un agente è stato aggredito a colpi di bastone ed è stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari, che gli hanno dato 15 giorni di prognosi, nella struttura che ospita circa 700 detenuti invece dei 450 previsti, e dove mancano almeno 70 agenti. “Mancano soprattutto ispettori e sovrintendenti, cioè le figure che possono coordinare” dice Giuseppe Argentino, della Fp penitenziaria. “Erano arrivati 13 nuovi agenti direttamente dalla scuola, ma dopo un anno in sette hanno deciso di rinunciare ed hanno abbandonato il lavoro preferendo altri impieghi” continua. “Un’altra rivolta era scoppiata domenica, durante l’ora di passeggio, quando un detenuto ha scavalcato le sbarre per prendere un pacco forse lanciato dall’esterno. Il personale è intervenuto ed è stato preso a sassate. Lo stesso giorno, 80 detenuti si sono rifiutati di rientrare nelle loro celle e sono scesi al piano terra minacciando una sommossa. E’ dovuto intervenire personale di Catania e Augusta. Quello di Cavadonna è un carcere complesso: Ci sono detenuti con problemi psichiatrici. Chiediamo l’invio del Gruppo operativo mobile a tutela del personale” conclude Argentino. Ad Augusta, però, le cose non vanno meglio. Fns Cisl denuncia la presenza di “soggetti psicopatici, che destabilizzano l’ordine e la sicurezza interna. Di contro, mancano circa 80 agenti, 10 sovrintendenti, 10 ispettori e 2 Funzionari” dice il sindacato che denuncia anche le pessime condizioni della struttura, fatiscente e priva di bagni con doccia in 9 sezioni su 12. La struttura ospita attualmente circa 600 detenuti, a fronte di 339 posti”.