Gli italiani della Flotilla fermati in Israele stanno bene. Lo assicura il ministro degli Esteri Antonio Tajani che dice: “ieri c’è stata la visita consolare e abbiamo chiesto anche stamattina alle autorità israeliane di rispettare i diritti degli italiani che sono lì, in stato di fermo; ne rimangono 15 e devono essere trattati nel modo migliore. Speriamo di farli rientrare in Italia il prima possibile. 26 sono già in partenza, E speriamo che questa vicenda si chiuda in maniera positiva”. Sull’argomento è tornato a parlare anche l’arcivescovo metropolita di Catania, Mons. Luigi Renna, che ha già chiesto che gli attivisti vengano trattati con rispetto e che “in questo momento difficile nel panorama internazionale, accogliendo l’invito di Papa Leone XIV”, chiede a Catania “una mobilitazione generale per invocare il dono della pace”. “In modo particolare, per sabato 11 ottobre – scrive l’arcivescovo – convochiamo nelle parrocchie e nelle cappelle delle comunità religiose, persone di ogni età, per la preghiera del Santo Rosario”. Mons. Renna auspica poi che “le travagliate trattative di pace giungano a buon fine, e soprattutto a Gaza e in Ucraina, tornino la pace e il rispetto della dignità umana”. A questa preghiera si unisce pure l’Imam di Catania, Kheit Abdelhafìd che “Condanna fermamente e senza compromessi gli attacchi su Gaza. “Con profondo dolore e sdegno – dice – assistiamo ancora una volta ai bombardamenti su Gaza, nonostante la notizia che Hamas abbia accettato la proposta di cessate il fuoco secondo il piano del presidente americano Donald Trump. Dopo ogni attacco mi chiedo chi avrà la forza di fermare questo calpestare continuamente il diritto internazionale. Ogni giorno vediamo immagini di distruzione, di bambini estratti dalle macerie, di madri che stringono i corpi dei loro figli e intanto il mondo resta immobile, come se la legge che vale per tutti non valesse per i palestinesi davanti alla violenza del più forte”.
MOBILITAZIONE PRO GAZA - FLOTILLA, TAJANI: “ITALIANI STANNO BENE”
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