POZZALLO - IBLEA ACQUE, CENTINAIA DI CITTADINI IN FILA

“Non è più una situazione sostenibile quella dell’ufficio tecnico di Iblea Acque a Pozzallo. In una stanza di pochi metri, due dipendenti appena devono far fronte alle esigenze di un’intera popolazione, che giustamente ha bisogno di chiedere informazioni, di avere chiarimenti, di capire la propria posizione. Motivo per cui necessita di tempo e di privacy, che di certo in un contesto del genere non può essere garantita”. E’ la denuncia del consigliere comunale pozzallese Francesco Giannone e la situazione di questa mattina nell’edificio comunale di viale Australia che ospita gli uffici è stata documentata con un video. Scene che hanno dell’incredibile e che sono diventate la normalità nell’unico giorno di apertura settimanale, con decine se non centinaia di persone in fila, in attesa del proprio turno. A rendere ancora più critico il quadro è il fatto che gli uffici sono stati chiusi dal 7 al 17 ottobre per la manutenzione del sito, il trasferimento dei dati e l’invio dei solleciti di pagamento che i cittadini hanno ricevuto in massa. Per questo, oggi molti di loro sono arrivati già alle 4 e mezza del mattino, anche persone anziane. “Una situazione indecorosa, da terzo mondo – la definisce Giannone – e Iblea Acque deve intervenire. Vogliamo che l’ufficio sia aperto 4 volte a settimana e che ci sia più personale”. Il sindaco Roberto Ammatuna, invece, è passato dalle parole ai fatti e ha inviato una formale diffida alla società, chiedendole almeno un’altra apertura settimanale. Noi abbiamo contattato telefonicamente il neo amministratore unico della società, l’ing. Stefano Guccione, il quale ci ha assicurato di essere già al lavoro per risolvere il problema, di cui è a conoscenza. “Siamo già all’opera per integrare personale e per prevedere un’apertura straordinaria” ci ha detto.