AEROPORTO DI COMISO - CHIESTO INCONTRO, RICONVOCATA ASSEMBLEA SAC

il silenzio della Presidente della Provincia è uno schiaffo al territorio. Pretendiamo trasparenza, non giochi di palazzo. Recita l’incipit della nota del comitato a difesa e sviluppo dell’aeroporto degli iblei che ha inviato una richiesta d’incontro a Maria Rita Schembari, presidente della provincia e socia della sac. Nessuna data è stata ancora calendarizzata nell’agenda della presidente alle prese con il bando da aggiudicare ad altre compagnie, molte delle quali sono latitanti, a parte aeroitalia e volotea, e i nodi da sciogliere con Ryanair, la cui causa del mancato ritorno al pio la torre appartiene ancora ad un’enigma da chiarire. Maria Rita schembari, parteciperà, in video collegamento all’assemblea dei soci che si terrà giovedì 13 novembre per il rinnovo del consiglio d’amministrazione della sac, la società di gestione che è in concomitanza all’assemblea ANCI che si terrà a Bologna il prosismo fine settimana. Ancora più grave è constatare che tutti gli altri componenti del tavolo – sindaci e associazioni di categoria – stanno accettando questo silenzio, rendendosi di fatto complici della totale mancanza di trasparenza. Un atteggiamento incomprensibile, che indebolisce il territorio e mette a rischio il futuro dello scalo ibleo. Il comitato a difesa e sviluppo dell’aeroporto degli iblei si sofferma anche sui dati del flusso dei passeggeri con la cotinutà territoriale: i fatti smontano anni di narrazioni costruite ad arte. I sold-out continui registrati dall’avvio della continuità territoriale dimostrano che la tesi della “mancata attrattività” dello scalo – sostenuta per anni da SAC – era una ricostruzione falsa e funzionale ad altro.
Per anni ci è stato detto che Comiso non funzionava. Oggi i numeri dimostrano esattamente il contrario.
Per questo ribadiamo con assoluta chiarezza:
• non accetteremo più silenzi,
• non accetteremo più mezze verità,
• non accetteremo che lo scalo ibleo venga trattato come un fastidio da gestire nell’ombra,
• non accetteremo l’inerzia e la complicità di chi, pur sedendo ai tavoli istituzionali, preferisce tacere.Chiediamo la convocazione immediata di un tavolo ufficiale, pubblico e trasparente