Davide Corallo deve tornare in carcere: è stata emessa ieri la condanna definitiva dalla prima sezione della corte di cassazione a 15 anni di reclusione nei confronti dell’unico imputo accusato di avere ucciso il 10 novembre 2019 nella sua abitazione a Modica il cuoco Peppe Lucifora. Confermata anche la condanna al pagamento di una provvisionale di 10.000 euro ciascuno in favore dei tre fratelli di Lucifora, che si sono costituiti parte civile. Ed in separata sede, il legale della famiglia, Ignazio Galfo valuterà la richiesta dell’entità del risarcimento danni. Confermata la natura passionale del movente: Corallo aveva una relazione con Lucifora il quale però non intendeva avere un rapporto costante: l’abbandono e il rifiuto hanno provocato, secondo la tesi dei magistrati, astio e risentimento in Corallo che dopo avere avuto un rapporto sessuale con lucifora lo ha strangolato a mani nude. Dalle ultime perizie espletate dai Ris di Roma sono state rinvenute ulteriori tre tracce miste nel lavandino del bagno: nel sifone quelle appartenenti a corallo e un terzo soggetto non identificato, nel dispenser sapone altre due tracce appartenenti solo a corallo, che secondo la ricostruzione, dopo il delitto si è lavato le mani e nel lavandino sono state rinvenute tracce di sangue di Lucifora e di dna spermatico di corallo. Lui, ex carabiniere, aveva sempre sostenuto invece di essere stato a casa di peppe Lucifora il 24 ottobre: due settimane prima della moret delo chef. “Siamo professionalmente soddisfatti e fiduciosi, non abbiamo mai smesso di credere nel risultato,” ha commentato a caldo l’avvocato Ignazio Galfo, che ha rappresentato i tre fratelli Lucifora,. “C’è una soddisfazione personale per la famiglia. Professionale per me ma è sempre una tragedia: è un omicidio e, con la sentenza definitiva, si chiude un cerchio.” E’ un processo indiziaario che, tuttavia dopo l’assoluazione in primo grado, imputgnata dal legale della famiglia e dalla procura, ha retto fino al terzo grado.
MODICA - OMICIDIO LUCIFORA, CORALLO TORNA IN CARCERE
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