APPALTI TRUCCATI - CHIESTE DIMISSIONI SCHIFANI, DOMANI SIT IN

di Viviana Sammito
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La decisione del Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, di azzerare la presenza della Democrazia Cristiana (DC) di Totò Cuffaro in Giunta, revocando i due assessori della dc nuccia albano e Andrea Messina, non è bastata a placare le polemiche, ma ha al contrario compattato l’opposizione nella richiesta di dimissioni immediate del governatore. Le forze di minoranza bocciano l’atto come un mero tentativo di “maquillage” per salvare una “maggioranza in frantumi” e un “sistema di potere” corrotto. La posizione più dura arriva da Antonio De Luca, capogruppo del M5S all’Ars che ha chiesto che Schifani vada immediatamente in Aula a riferire sulla crisi e, “un minuto dopo, si dimetta”. L’esponente del M5S ha invitato Schifani a prendere atto che “La sua corsa è ampiamente terminata” e a “liberare la Sicilia”. Anche Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord all’Ars, pur prendendo atto della decisione, ha ribadito che essa “non basta”. “Alla luce del quadro che sta emergendo […] diremo chiaramente cosa serve davvero,” ha affermato in una nota, annunciando una conferenza stampa per mercoledì. Sulla stessa linea critica si pone Fabrizio Micari di Italia Viva, che accusa il Presidente di “giocare a scaricabarile pur di mantenere la poltrona.” Micari denuncia una palese mancanza di coerenza in Schifani: “Ci domandiamo con quale coerenza cacci Albano e Messina, ma tenga Sammartino, sotto processo per corruzione, e Amata, indagata anch’essa per corruzione.” Micari ha respinto l’idea che il problema sia solo nell’indagine, affermando che “il problema dovrebbe essere di merito, non solo il fatto che sono indagati.”” In una nota congiunta, Pd, M5S Avs e Controcorrente hanno definito l’intervento di Schifani una “operazione di maquillage,” insufficiente se “il sistema di potere resta identico.” Secondo il fronte unito, Schifani non si starebbe assumendo “fino in fondo le proprie responsabilità,” in quanto è lui il capo del governo che ha operato la “vergognosa spartizione dei manager della sanità” e sotto i cui occhi gli assessorati si sono trasformati in “centrali per favoritismi indecenti.” “È la sola possibilità per salvare questa Regione e darle un futuro,” concludono le opposizioni, annunciando la mobilitazione. Per questo, hanno dato appuntamento alla cittadinanza per una manifestazione in piazza domani alle 15 sotto la Presidenza della Regione a Palermo, per chiedere con forza che “Schifani e il suo governo vadano a casa subito.”

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