CATANIA - VERA SQUATRITO RACCONTA “IO SONO GIORDANA”

di Sarah Donzuso
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Lo sguardo di Luca mi attraversò come una lama, tagliente, immediato. In un istante, i suoi occhi tradirono una sorta di decisione presa. Poi, lentamente, aggiunse: “Allora da oggi in poi cambieranno tante cose”.

A scrivere queste parole è stata Giordana Di Stefano, la giovane donna di 20 anni uccisa a Nicolosi nell’ottobre del 2015 dal suo ex fidanzato Luca.

Questo, come altri pensieri, sono stati raccolti dalla mamma, Vera Squatrito, ed esattamente 10 anni dopo sono diventati un libro dal titolo “Io sono Giordana. Il mio nome, la vostra memoria” scritto insieme alla psicologa Elena Portale ed edito da Algra. Presenti nel libro anche testimonianze e gli atti processuali.

Un libro nato dal dolore trasformato in impegno civile da Vera e sfogliando le pagine é come se si sentisse la voce di Giordana grazie ai suoi scritti che manna Vera ha custodito.
Oggi, proprio per parlare del libro, Vera Squatrito ed Elena Portale hanno incontrato le studentesse e gli studenti del corso di Sociologia e Servizio Sociale afferente al dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Catania grazie a un seminario sulla violenza contro le donne organizzato nell’ambito delle attività culturali del CdL.

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E ci piace citare un altro pensiero di Giordana sperando possa essere un insegnamento per tutti:
E perché la mia storia possa servire da avvertimento, da monito quando tutto sembra normale ma non lo è. Perché la vita è bella, è un dono prezioso e va vissuta. Amata. Non sprecata, non persa e, soprattutto, non tolta.

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