GELA - “WHITE SHEEP” CONTRO SPACCIO E ARMI, 5 MISURE

Portami la pecora bianca a casa: cioè la cocaina. Ore di intercettazioni, pedinamenti e servizi di osservazione, hanno permesso ai carabinieri di Gela, coordinati dal procuratore capo Salvatore Vella, di delineare un solido quadro indiziario sulla gestione di una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti, che comprendeva cocaina, marijuana e hashish, smerciate nelle piazze di Gela. Ha preso così vita l’operazione White Sheep, pecora bianca, considerando che i due principali indagati sono pastori, ha permesso di emettere 5 misure cautelari, mentre uno è latitante in Germania, e di accertare oltre 242 episodi di cessione di sostanza stupefacente. Veniva anche utilizzato un linguaggio criptato per identificare sia gli interlocutori che le modalità e i momenti degli scambi: il ricorso predominante a comunicazioni di messaggistica istantanea per fissare gli appuntamenti con gli acquirenti, nel tentativo di eludere i controlli, i pusher portavano la droga a domicilio tipo, “servizio glovo”. Il Giudice per le Indagini Preliminari, accogliendo la richiesta della Procura, ha disposto la detenzione in carcere per tre degli indagati, mentre per gli altri due sono state applicate misure meno afflittive, ovvero gli arresti domiciliari e l’obbligo di dimora e presentazione alla Polizia Giudiziaria. L’operazione odierna si inserisce in un contesto investigativo più ampio che aveva già portato, in precedenza, ad altre importanti attività esecutive: L’11 settembre 2025 erano stati arrestati due soggetti per detenzione illegale di armi. Il 5 settembre 2023 era stato effettuato l’arresto in flagranza di un altro individuo, con il contestuale sequestro di droga, denaro e munizionamento. Un altro dato emerso è che per l’acquisto dello stupefacente, le ragzze arrivano a prostituiris, come ha dichiarato il procurato capo, Salvatore Vella.