MILANO - ACCOLTELLAMENTO, “C’E’ GIOCO DEL RIMPALLO”

di Katjuscia Carpentieri
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“Il mio cliente è distrutto. È preoccupato e dispiaciuto per la vittima. Ha risposto a tutte le domande e non abbiamo fatto nessuna istanza di modifica della misura cautelare al momento”. Lo afferma l’avvocato Gaetano Della Valle difensore di uno dei tre minorenni arrestati per la rapina e il tentato omicidio, in concorso, del un 22enne studente ragusano aggredito in corso Como a Milano lo scorso 12 ottobre. Il giovane accoltellato e colpito con calci e pugni da un gruppo di giovanissimi ha riportato danni permanenti.
nche gli altri due minorenni di 17 anni come i due maggiorenni di 18 anni sentiti dalla gip Chiara Valori, hanno risposto, anche se chiarisce il legale ”Ci sono posizioni diverse dalle altre al momento. Non so cosa hanno detto i due maggiorenni, ma è chiaro che in situazioni come queste c’è il gioco del rimpallo. Sono consapevoli di quello che hanno commesso e profondamente dispiaciuti” spiega al termine dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip del Tribunale per i minorenni,
“Non c’ho visto più, non pensavo di averlo colpito così. Giravo armato del coltello, perché sono stato aggredito in passato”. È la versione resa, in sostanza, da uno dei due maggiorenni. Prima avrebbero agito, stando al suo racconto, i tre minori.
ll maggiorenne accusato di aver fatto da ‘palo’ “ha risposto, ha spiegato il suo difensore, l’avvocata Elena Patrucchi. Come ha già chiarito in precedenza la legale, il giovane sostiene che lui “era lontano dagli altri” e che era “assolutamente convinto che fosse solo una zuffa di poco conto”. Quando ha saputo, invece, “dopo del tempo, che era stato usato il coltello”, è rimasto “sconvolto”. Ha detto ancora, ha aggiunto la legale, che secondo lui “nessuno aveva compreso la gravità del fatto”. Il ragazzo ha anche intenzione di scrivere e far pervenire una lettera di scuse allo studente e ai suoi familiari.
In sostanza, la linea difensiva, in questo caso, sarebbe quella di far cadere nel procedimento la contestazione per lui di tentato omicidio, reato che nelle indagini della Polizia e del pm Andrea Zanoncelli viene imputato, e riconosciuto dal gip, come “concorso morale” nelle due coltellate inferte dall’altro 18enne, che hanno causato allo studente lesioni polmonari e spinali. Anche l’accoltellatore, difeso dall’avvocato Giovanni Giovanetti, potrebbe sostenere che non fosse sua intenzione uccidere.

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