AMIANTO - TRIBUNALE CONDANNA MINISTERO DELLA DIFESA

di Viviana Sammito
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Tribunale di Termini Imerese ha riconosciuto vittima del dovere il militare di Campofelice di Roccella, nel palermitano, Pietro Tempra, deceduto nel 2011 per mesotelioma pleurico, stabilendo il nesso causale tra la patologia e l’esposizione all’amianto subita durante il servizio svolto nella Scuola di Artiglieria di Bracciano tra il 1965 e il 1966. Il Giudice del lavoro ha riconosciuto che Pietro Tempra è rimasto esposto in modo continuativo e rilevante a fibre di amianto durante il servizio militare, sia per le condizioni ambientali degli edifici contenenti amianto friabile e floccato, sia per l’utilizzo di mezzi e attrezzature contaminati. La sentenza ha inoltre disposto l’inserimento del nominativo di Pietro Tempra nell’elenco nazionale delle vittime del dovere condannando i Ministeri dell’Interno e della Difesa al riconoscimento dei benefici economici previsti dalla legge, tra cui la speciale elargizione di 200.000 euro, assegni vitalizi, e ulteriori prestazioni assistenziali in favore dei familiari. Una decisione che riapre il contenzioso – Ma, nonostante l’accertamento giudiziale e il quadro probatorio definito, il Ministero della Difesa ha deciso di impugnare la sentenza, proponendo appello contro il riconoscimento ottenuto. Ora sarà la Corte d’Appello di Palermo a doversi pronunciare sulla vicenda. Una scelta che prolunga ulteriormente una battaglia giudiziaria già segnata da anni di attese per i familiari della vittima. Mentre per l’avvocato Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale Amianto, è una sentenza netta, fondata su un’ampia ricostruzione tecnica e peritale, che ha accolto le richieste della vedova e dei figli del militare,

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