PEDARA - LA STORIA DI GIUSEPPE: “TUTTI DEVONO CURARSI”

di Sarah Donzuso
36 visite

Primo pezzo

Tutti hanno diritto a essere curati.
Lo dice a chiare lettere ai nostri microfoni Giuseppe Chillemi, 51 anni di Pedara che ha dovuto faticare per poter aver riconosciuto un semplice diritto, un semplice esame come la Tac che però non tutti i centri preposti potevano eseguire a causa del suo peso: Giuseppe pesa infatti circa 240 kg ed è alto quasi 2 metri, tanto che gli amici lo chiamano il Gigante.
La sua storia inizia poco più di un anno fa quando si accorge di avere un grave problema di salute. Spaventato, ha dovuto effettuare un ricovero d’urgenza e vari accertamenti trovando sempre medici disponibili e competenti.
La situazione più critica ha riguardato però proprio la Tac poiché la maggior parte degli ospedali ha macchinari tarati per un massimo di circa 220 chili. Così Giuseppe ha cominciato a telefonare in vari centri fin quando l’Asp di Catania ha preso a cuore la cosa e dopo qualche giorno ha proposto una soluzione.

Int

A contattarlo infatti proprio il dottor Vincenzo Ricceri, direttore del Dipartimento di Diagnostica per Immagini dell’Asp di Catania a cui avevano posto il caso il direttore generale, Giuseppe Laganga Senzio, e il direttore sanitario, Giovanni Francesco Di Fede.
Il dottor Ricceri annunciò a Giuseppe che c’era una soluzione e questa era all’ospedale di Acireale, dotato di una TC con portata oltre i 300 kg, molto ben al di sopra di quanto fosse necessario.

Int

Questa storia ha insegnato una cosa a Giuseppe: la prima che la buona sanità esiste, ed è fatta da professionisti che non guardano solo alle procedure, ma alle persone.
E che serve una mappatura regionale per pazienti con grande obesità: da qui il suo appello

Int

Potrebbe interessarti anche:

badge_FED
©2022 Video Mediterraneo – Realizzato da Rubidia.  Tutti i diritti riservati | RVM Srl – SS 115 Km 339,500 – Modica (RG) | P.Iva 00857190888.