Continua la nuova eruzione dell’Etna. Dopo alcune ore di calma, una nuova fontana di lava si è attivata nel cratere di Nord-Est. Parte, intorno alle 15:15. L’attività, segnala l’Ingv-Osservatorio etneo di Catania, è aumentata molto repentinamente, producendo getti di lava alte 300-400 metri e una colonna eruttiva carica di materiale piroclastico, che si è alzata alcuni chilometri sopra la cima dell’Etna per poi essere spinta dal vento verso ovest. Alle 15:45 l’attività ha cominciato a diminuire, e la fontana è passata a forti esplosioni con bolle di lava, che hanno lanciato materiale piroclastico grossolano fino alla base del cono e oltre. Rispetto al precedente fenomeno, quest’ultimo è stato più energetico, con fontane più alte e una colonna eruttiva più densa. Nel contempo è continuata una modesta attività esplosiva dalla bocca apertasi sul fianco orientale della Voragine. L’attività è concentrata nella zona sommitale, ma la copertura nuvolosa sul versante orientale non permette di seguirla a distanza. L’ampiezza media del tremore vulcanico ha ‘seguito’ l’andamento delle fontane di lava con valori altissimi poi ritornati alle ampiezze precedenti. Nel pomeriggio la Protezione civile Regionale ha “ribadito l’attivazione della fase operativa locale di ‘Allarme’ valida per i comuni dell’area Etnea. Interdetto l’accesso sia nell’area della zona sommitale che in quella a pericolosità permanente, e attivate, da parte delle strutture operative, i servizi di emergenza previsti dalle procedure operative dei piani di protezione civile. La situazione è monitorata costantemente da Ingv, e dai dipartimenti nazionale e regionale della Protezione civile. L’ultima fontana di lava dal cratere di nordest risale al 1998.
ETNA - OFF LIMITS LE ZONE SOMMITALI
53