SICCITA' - SCENDONO IN CAMPO SINDACATI E CODACONS

di Katjuscia Carpentieri
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I sindacati chiedono di essere convocati dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani e dall’assessore regionale all’energia Roberto Di Mauro per l’emergenza siccità in Sicilia.
“Non si può pensare di riunire un tavolo tecnico sulla crisi idrica senza la partecipazione dei sindacati. Sarebbe una partenza a metà, che rischierebbe di non centrare l’obiettivo, e in questo momento di emergenza si deve includere non escludere”. scrivono il segretario generale Filctem Cgil Sicilia, Giuseppe Foti; il segretario generale Femca Cisl Sicilia, Stefano Trimboli; il segretario generale Uiltec Uil Sicilia, Andrea Bottaro,
“Attendiamo che si avvii un confronto su questo – continuano i sindacati – anche alla luce delle difficoltà finanziarie che sta attraversando Siciliacque, tali da non riuscire neanche a pagare stabilmente le ditte esterne che si occupano di manutenere gli acquedotti di approvvigionamento idrico a scala regionale. Questo stato di cose rischia di compromettere l’erogazione idrica in caso di mancata riparazione”.

Intanto il Codacons lancia l’allarme sulla provenienza dell’acqua consegnata con le autobotti. Il vice presidente regionale, Bruno Messina, sottolinea come in Sicilia, soprattutto nell’Agrigentino, si stia diffondendo “il pericoloso fenomeno dello sfruttamento dei pozzi incontrollati da parte di organizzazioni note come le bande del buco’ secondo quanto riportato dalla carta stampata, bande formate da gestori di autobotti non censite, che prelevano acqua da pozzi privati a rischio di contaminazione e la vendono a ristoratori, albergatori e cittadini per uso alimentare e domestico nonostante la sua qualità inadeguata”. Per questo motivo l’associazione con una diffida ha chiesto all’Arpa Sicilia di “effettuare controlli più attenti per censire i pozzi privati abusivi con acqua non idonea al consumo umano”. Allo stesso tempo ha chiesto tramite le Prefetture alle forze dell’ordine di “verificare le autorizzazioni delle imprese, dotate di autobotti e autocisterne, che vendono acqua potabile e dotate di autobotti e autocisterne, poiché a fronte dei tanti imprenditori onesti ce ne sono altrettanti senza scrupoli che mettono in pericolo la salute dei siciliani sfruttando l’odierna carenza idrica

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