Continua a crescere il fenomeno delle truffe online. È quanto emerge dalle relazioni di Polizia di Stato e Airbnb che, alla vigilia dell’estate e delle prenotazioni delle vacanze, hanno rinnovato la collaborazione per aiutare i cittadini a riconoscere ed evitare i malintenzionati in rete. Il testimonial della campagna è Marco Camisani Calzolari, che già collabora con la Polizia di Stato sul tema delle truffe online.
più 20% nel 2024 rispetto al 2022 e al 2023 da 114 milioni di euro a 137 milioni. Secondo Consumerismo, 1 italiano su 5 dichiara di aver subìto almeno una truffa mentre faceva acquisti in rete,
Valentina Reino, Responsabile relazioni istituzionali di Airbnb Italia, ha dichiarato: Ci troviamo nel pieno del periodo delle prenotazioni; questa iniziativa vuole aiutare le persone a capire quali siano i campanelli d’allarme da cogliere e le buone pratiche da adottare.
“Negli ultimi anni si sta assistendo ad un costante aumento nel settore dei reati finanziari commessi online, solo nel 2023 la Polizia Postale ha trattato oltre 16mila casi, tra cui quelli legati alla prenotazione di case vacanza, pacchetti e titoli di viaggio. Sebbene la maggior parte delle truffe si realizzino al di fuori delle piattaforme di prenotazione di viaggi, anche in questo settore si riscontrano significative evidenze, specialmente in coincidenza dei periodi di punta per la pianificazione delle vacanze.
Ma come evitare le truffe? Che si utilizzi un computer o uno smartphone, meglio verificare di stare prenotando attraverso la piattaforma ufficiale. Non cliccate su link sconosciuti. Diffidate di offerte troppo convenienti o richieste di caparra. Non pagate mai con bonifico bancario. Si tratta di uno strumento di pagamento non consentito da Airbnb. Meglio utilizzare la carta di credito, Prenotate, pagate e comunicate solo sulla piattaforma. Controllate le recensioni. A prenotazione effettuata, prima di mettersi in viaggio, è preferibile contattare l’host per prendere accordi sull’arrivo,
Su Airbnb, gli utenti possono segnalare messaggi controversi direttamente dalla messaggistica interna, mentre casi sospetti possono essere segnalati tramite una bandierina presente su ciascun annuncio.