Una nuova visione di sviluppo economico e turistico nel territorio ibleo è legata alla fruizione del parco archeologico kamarina e cava ispica ma l’obiettivo è perseguibile solo se c’è la sinergia tra comuni e privati. Su questa filosofia ha preso vita un convegno stamattina al convento della croce a scicli con gli enti competenti nrll’ottica del rilancio del parco qrcheologico di lamarina e cava ispica istitutonel 2019 dalla regione siciliana, testimonanza di millenni di storia dal neolotico alla cvilità della magna grecia, dall’epoca romana a quelal bizantina sino ad arrivare all’eooca medievale.
per il visitatore sarà un viaggio affasciannte e ricco di sorpeese secondo il direttore del parco archeologico carmelo nicotra ma i dati del turismo in orivibci hanno rilevato che i complessi minumetali non sono meta di molti tusisti
il convolgimento dellaregione e dei sindai è la priorità
“Acate nemmeno menzionata” ad avere l’amaro in bocca è il sindaco di acate, gianfranco fidone, insieme con l’assessore al Turismo Dafne Lantino i quali hanno rilevato che “Acate vanta insediamenti archeologici importanti e che si trovava nel centro nevralgico della Plaga Mesopotanium, storicamente compresa tra l’Ippari e il Dirillo.