Interventi urgenti alla rete colabrodo. E’ quanto hanno chiesto gli agricoltori del Belìce che questa mattina hanno protestato alla sede di contrada Seggio a Castelvetrano del consorzio di bonifica ‘Agrigento 3’. Presenti un gruppo di trenta coltivatori e i sindaci di Castelvetrano Giovanni Lentini (Castelvetrano), di Partanna Francesco Li Vigni (e il presidente del consiglio comunale di Campobello Piero Di Stefano. Soltanto qualche giorno fa nel magazzino del Consorzio sono state rubate le attrezzature per le riparazioni e ora l’erogazione dell’acqua sta andando a singhiozzo. “Mercoledì arriverà la nuova attrezzatura – ha sottolineato il funzionario del Consorzio Mariano La Barbera. “Da 30 anni in Sicilia non si mette mani alle infrastrutture idriche – ha detto il sindaco Li Vigni – e i continui guasti di ora sono il risultato di questa mancata programmazione”. “Oltre che manifestare dobbiamo risolvere la problematica – ha osservato il sindaco Lentini. A dichiararsi fortemente preoccupata anche Federconsumatori Sicilia. Questo Governo regionale si aggiunge alla lunga lista di Governi che non hanno fatto nulla per risolvere l’emergenza idrica in Sicilia. “Sappiamo benissimo – afferma il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – che le tubature in Sicilia perdono fino a oltre metà dell’acqua che trasportano. La situazione è pericolosa dal punto di vista sanitario: l’isola è tutto un brulicare di autobotti che trasportano acqua che viene da chissà dove, che non è stata controllata da nessuno e che viene trasportata in modo spesso non conforme alla normativa sanitaria. Federconsumatori Sicilia si aspetta che i Comuni si attivino prontamente per controllare gli operatori privati che stanno vendendo l’acqua e al contempo si aspetta che il Governo regionale faccia le barricate, per ottenere da Roma (e magari anche da Bruxelles) corposissimi aiuti per finanziare un vero piano di ristrutturazione della malandata rete di acquedotti siciliani.
SICCITA' - PROTESTA A CASTELVETRANO
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