PALERMO - OMICIDIO TUNISINO, FERMATO UN SOMALO

di Katjuscia Carpentieri
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Si è chiuso il cerchio sulle indagini sull’omicidio avvenuto lo scorso 4 luglio in via Maqueda a Palermo quando al culmine di una lite violenza un somalo di 28 anni, forse per motivi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti, ha colpito alla testa con un tirapugni un tunisino facendolo cadere a terra e battendo violentemente la testa. La squadra mobile di Palermo insieme ai colleghi di Lucca hanno eseguito il provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso dalla procura di Palermo nei confronti del somalo responsabile di omicidio aggravato dall’utilizzo di un’arma ai danni di un tunisino. Quest’ultimo fu portato immediatamente in codice rosso al pronto soccorso del policlinico di Palermo dove veniva ricoverato in terapia intensiva in gravi condizioni a causa di un’emorragia cerebrale causata dal colpo ricevuto, l’uomo è morto dopo 12 giorni le sue condizioni si sono aggravate. Le indagini della squadra mobile si sono avvalse delle immagini di videosorveglianza e delle testimonianze che hanno consentito di identificare il presunto autore che nel frattempo era fuggito ma che come detto, tramite il monitoraggio delle utenze telefoniche, era stato rintracciato ad Agrigento ma le ricerche non hanno dato esito positivo successivamente venica identificato a Roma nei pressi della stazione, gli agenti hanno sospettato che l’uomo potesse viaggiare in pullman sulla tratta Italia-Francia con tappa intermedia a Lucca dove è stato rintracciato proprio sul pullman diretto Francia. Adesso si trova nel carcere di Lucca per omicidio preterintenzionale

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