"INGESSATO CON CARTONE" - VOLO: “RESPONSABILITA’ INDIVIDUALE”

di Marco Scavino
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Nel caso del paziente di Patti non sono state rispettate le linee guida sanitarie. E’ quanto chiarito dall’asp di messina durante la aconferenza stampa indetta oggi pomeriggio per chiarire quanto accaduto all’ospedale di patti dove la gamba di un uomo è stata ingessata con del cartone. Il paziente, ha detto il ddirettore generale dell’Asp di Messina Giuseppe Cucc, doveva essere trasferito a Milazzo dove l’ortopedia è attiva 24 ore su 24 e non solo nelle ore diurne come avviene a Patti che ha solo due medici in questo servizio. La dottoressa che ha utilizzato il cartone per fasciare la gamba del paziente afferma di aver fatto una scelta professionale. Ma noi abbiamo accertato che le stecche e le bende c’erano sia al pronto soccorso che nella farmacia dell’ospedale Barone di Patti. La dottoressa sostiene di aver proposto al paziente di recarsi all’ospedale di Milazzo ma che lui si è rifiutato chiedendo assistenza immediata. Ma di questo non c’è alcuna relazione scritta come è invece prescritto dai protocolli
Nessun capro espiatorio responsabilità individuali ha detto l’assessore alla sanità giovanna volo…

Nel corso dell’incontro con i giornalisti è stata presentata la conclusione dell’indagine conoscitiva interna della direzione generale dell’ospedale Civico di Palermo sul reparto di cardiochirurgia pediatrica del Di Cristina. Su un quotidiano locale, nei giorni scorsi, i genitori di un piccolo paziente, deceduto quattro mesi fa nel corso della degenza, avevano denunciato presunti disservizi assistenziali. L’audit ha evidenziato “l’inesistenza di lacune nel trattamento erogato dagli operatori sanitari, il cui comportamento denota una indiscutibile professionalità nella tenuta dei rapporti, adeguati e rispettosi, sia nei confronti del paziente che dei genitori”.

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