MODICA - POLITICA IN STATO D’AGITAZIONE

Mentre i lavoratori del comune di Modica proclamano lo stato d’agitazione al termine di una assemblea avuta questa mattina la politica pure vive il proprio turbamento. Dietro una finta unione di intenti politici e di mascherate tensioni c’è la consapevole tensione di chi ogni giorno deve far fronte a continue emergenze. E’ il caso di Maria Monisteri che più che prestare il fianco alle polemiche sui desideri di esponenti di punta della Dc di vedere distribuite ad altri soggetti le deleghe assegnate a Saro Viola, Antonio Drago e Delia Vindigni così come indicato da Ignazio Abbate più volte anche in passato anche se mai ufficializzato, vuole concentrarsi sui macigni che schiacciano palazzo San Domenico. Il sit-in promosso dai sindacati per i lavoratori della nettezza urbana è confermato nella sola data del 18 ottobre. dipendeti e asu in assemblea con la cgil hanno avviato lo stato d agitazione. Tra loro c’è chi deve ancora percepire 20 mila euro di salario accessorio. Per non parlare delle cooperative con anche 24 mesi di pregressi non pagati. Su quest’ultimo tema si apprende da fonti sindacali sono stati rispettati gli impegni assunti ma non con tutti. Una cooperativa infatti non avrebeb ricevuto gli emolumenti. Dei bilanci che potrebbero dare ossigeno all’amministrazione non si hanno aggiornamenti. Argomenti con cui si interfaccia ogni giorno il Sindaco Monisteri che risulta sempre più accerchiata da nuovi problemi per il comune di modica. Forse per questo ha ripetuto che non solo non vuole fare il rimpasto suggeritole per così dire più voltae ma neanche ci pensa. Oltra fiducia nei confortni della sua squadra la prospettiva di una nuova pressione non sarebbe più tollerabile per la Monisteri che prova sempre più a ritagliarsi quello spazio di indipendenza ostacolata anche se non troppo perchè si sa, come ha detto qualcuno, quando la squadra perde è il Sindaco a pagare il prezzo più alto.