SANTO STEFANO DI CAMASTRA - LADRI DI RAME IN MANETTE

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Si erano specializzati in furti nei cimiteri di diversi paesi tra le province di Messina e Palermo per impossessarsi di rame. I carabinieri di Santo Stefano di Camastra, nel messinese, hanno eseguito una ordinanza cautelare arrestando tre persone, mentre ad una quarta è stato imposto l’obbligo di dimora, con l’accusa di furto e ricettazione. Il bottino dei raid, tutti avvenuti tra il febbraio e l’aprile di quest’anno, riguardava pluviali di scolo in rame delle acque meteoriche asportati da numerose cappelle gentilizie di ben 11 cimiteri oltre a bobine di cavi, sempre in rame, rubate nella stazione ferroviaria di Santo Stefano di Camastra. I ladri affidavano poi ad un complice di Palermo il materiale per rivenderlo. Arrestati e posti ai domiciliari due uomini, padre e figlio, residenti a S. Stefano di Camastra. Agli arresti domiciliari anche il palermitano, gravemente indiziato del delitto di ricettazione.
ANGELO SALICI Comandante della Compagnia di Santo Stefano di Camastra
Secondo quanto evidenziato dal Gip Andrea Spada nella sua ordinanza, “gli indagati si recavano nei cimiteri comunali sempre tra le 19.00 e le 24.00, e vi rimanevano non più di due ore”. Eloquenti i messaggi di volta in volta inviati al palermitano (“Tonino, in un’oretta son da te, va bene?) per avvisarlo del loro arrivo col rame trafugato, fino anche a 500 chili per volta, per un valore di diverse migliaia di euro per furto.

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