Per San Martino castagne e buon vino.
Recita così un antico detto che rimanda alle tradizioni popolari e religiose.
Il soldato Martino, mentre si trovava vicino alla città francese di Amiens, incontrò un mendicante quasi nudo e infreddolito: decise di tagliare in due il suo mantello di lana e ne donò metà al mendicante. La notte gli comparve Gesù Cristo e decise di convertirsi diventando nel 371 dopo cristo vescovo di Tours.
Quando regalò il mantello al mendicante, all’improvviso scomparve il freddo ed è per questo che da allora nacque l’estate di San Martino.
Che però adesso deve fare i conti con i cambiamenti climatici: oggi più o meno tutta la sicilia è bagnata dalla pioggia e le temperature sono più basse.
Ma se questo è cambiato, non cambiano le tradizioni culinarie: oggi si assaggia il vino novello- anche questa una tradizione che rimanda alla fine della vendemmia – e si portano a tavola castagne e in alcune zone della sicilia si preparano anche delle frittelle.