partiranno intanto i lavori di competenza del comune per circa 6 milioni di euro e nel contempo l’Iacp, proprietario degli immobili, bandirà una gara per completare i lavori della torre San Teodoro. Un lavoro in sinergia comune e Iacp.
Ed entro maggio questi lavori partiranno. E nel frattempo si reperiranno i fondi per la seconda torre.
Lo dice ai nostri microfoni l’assessore ai lavori pubblici del comune di Catania Sergio Parisi rispondendo al Sunia che chiede chiarimenti sulle due torri di Librino: proprio ieri mentre il sunia dava vita alla protesta la giunta deliberava i lavori per la prima torre.
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Come ricorda lo stesso assessore, di amministrazioni ne sono passate ben 3: nel 2017 – sindaco Enzo Bianco – si erano trovati 12 milioni di euro grazie ai fondi Pon metro ma nulla venne fatto perché il comune non era titolare delle strutture. Nel 2021, mentre a palazzo degli elefanti siede un’altra amministrazione, quella Pogliese, si annuncia che verranno utilizzati fondi europei e nazionali, con un accordo tra l’amministrazione e l’I.A.C.P., proprietario degli immobili. Tanto che nel 2022 si parlava di una fase burocratica quasi conclusa per almeno una delle due torri, con l’inizio dei lavori previsto per la primavera 2023. Ma anche in questo caso nulla. Si arriva finalmente al 2024, siamo nell’amministrazione Trantino, e vengono trovati i fondi, ma nulla parte perché forse i soldi non bastano. Ma come ricorda l’assessore Parisi, che ha anche la delega alle politiche comunitarie e programmazione fondi, aver reperito questi 6 milioni di euro consentirà di cominciare almeno con una torre. E questo 2025 sembra essere l’anno buono.
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Qualcosa sembra dunque muoversi. Non solo per le 2 torri: durante l’assemblea di ieri era stata denunciata anche la criticità di viale Moncada e dello stop ai lavori per la nascita di altri edifici: per fortuna, ci dice Agata Palazzolo, segretaria provinciale del Sunia, i lavori sono ripresi e sono state piantate le fondamenta