Riapre l’impianto TMB di Lentini ma solo per consentire lo stoccaggio dei rifiuti. Una procedura temporanea di 20 giorni in attesa di poter tornare a operare come prima della sentenza di chiusura del tribunale.
È questa la soluzione trovata nella tarda serata di ieri dal presidente della regione siciliana Renato Schifani – nella qualità di commissario straordinario per i rifiuti – che ha firmato un’ordinanza che consente la ripartenza della raccolta dei rifiuti nei circa 200 comuni coinvolti dallo stop dell’impianto.
Una soluzione temporanea che è arrivata grazie all’approvazione di due pareri da parte del Nucleo di coordinamento della Cts in base ai quali sono esclusi dalla “Via” i progetti presentati da Sicula Trasporti per la modifica degli impianti di biostabilizzazione della frazione umida e di trattamento meccanico di rifiuti urbani non pericolosi. L’integrazione documentale fornita dall’azienda ha infatti permesso alla Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali della Regione di rivalutare positivamente le richieste respinte nel dicembre scorso.
In attesa di queste autorizzazioni, è stato stabilito che in maniera temporanea e dunque per 20 giorni i rifiuti continueranno a essere stoccati e trattati in apposite aree nell’impianto di Lentini, sotto lo stretto monitoraggio e controllo degli organi competenti.
Un provvedimento di emergenza che prevede anche che i titolari degli impianti disponibili a collaborare avviino le procedure per la cosiddetta “omologa”, processo che, in base alle caratteristiche chimiche, fisiche e merceologiche dei rifiuti, consentirà di abbancarli nei propri impianti, limitatamente agli spazi disponibili.
Schifani ha anche stabilito che venga definita la procedura che consentirà la prosecuzione delle operazioni di smaltimento dei rifiuti trattati da Sicula Trasporti per l’invio presso altri impianti fuori regione.
«In questo modo – conclude il governatore Schifani – evitiamo rischi per la salute pubblica, dovuti anche alle alte temperature degli ultimi giorni. Un provvedimento straordinario e provvisorio, supportato da pareri sanitari e ambientali, in attesa della conclusione del percorso che porterà alla riapertura dell’impianto di Lentini».