Se da un lato alcuni sindaci etnei hanno deciso di affidare la gestione del servizio idrico integrato al gestore unico d’ambito, ci sono altri primi cittadini che hanno non poche perplessità.
Le modalità di gestione del servizio idrico integrato sono quelle previste dalla convenzione tra lo stesso Ati idrico e la Sie (Servizi Idrici Etnei).
A manifestare le sue remore è il sindaco di Bronte Pino Firrarello: a giorni i sindaci saranno chiamati ad approvare il Piano d’ambito e le nuove tariffe proposte dall’Autorità Idrica Territoriale (ATI) Catania che rappresenta i 58 comuni della provincia.
Firrarrello vorrebbe scongiurare l’Approvazione del Piano d’ambito ritenendo che esso prevede aumenti delle bollette del servizio idrico per ogni famiglia anche del 400%.
Il sindaco di Bronte non vuole bloccare l’Ati ma chiede un piano d’ambito che tuteli veramente i cittadini.
Proprio ieri il presidente dell’Ati Fabio Mancuso, sindaco di Adrano, aveva invitato i sindaci ad approvare il piano d’ambito e la manovra tariffaria altrimenti – aveva scritto anche in una lettera inviata ai primi cittadini – si fornisce al gestore unico l’alibi per non agire.
A rispondere è lo stesso Firrarello
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Ad Acireale, invece, venerdì si terrà una seduta di consiglio comunale proprio per ascoltare la Sogip, partecipata del comune che gestisce il servizio idrico integrato.
A relazionare in aula anche l’amministratore unico della Sogip, Salvatore Messina che, ai nostri microfoni, esprime le sue perplessità in merito temendo anche aumenti per le tariffe.
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Messina parla anche della convenzione aggiornata che hanno sottoscritto Ati e Sie
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