FEBBRE DEL CONGO - “ANCORA POCHI DATI CERTI”

di Sarah Donzuso
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Più di 400 casi registrati di una malattia non diagnosticata con sintomi di febbre, mal di testa, tosse, rinorrea (naso che cola) e dolori muscolari. È quella che è stata ribattezzata come febbre del Congo perché è proprio nel paese africano che si è avuto il proliferare dei contagi che hanno portato anche a diversi decessi. L’organizzazione mondiale della sanità ha gli occhi puntati sul Congo per capire di cosa si tratta ma è sempre l’oms che specifica che tutti i casi preoccupanti sono stati registrati in persone con grave malnutrizione e La maggior parte dei casi si è verificata in bambini, in particolare sotto i cinque anni di età.
L’Oms comunque ha inviato sul posto un team di risposta rapida per identificare le cause del focolaio e rafforzare la risposta. Dato il quadro clinico dei casi e i sintomi riportati, tra le ipotesi considerate al momento come causa della malattia figurano polmonite acuta, influenza, Covid-19, morbillo e malaria, con la malnutrizione come fattore concomitante. Sono in corso test di laboratorio per identificare la causa, ma al momento non è escluso che più di una patologia stia contribuendo ai casi e ai decessi.
E in Italia siamo a rischio? Due i casi sospetti, uno a Lucca e uno a Cosenza: i campioni di entrambi sono stati inviati all’istituto superiore di sanità e si attende il risultato ma ambedue i pazienti stanno bene e sono stati dimessi.

INT CARMELO IACOBELLO

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