L’Ars ha approvato la manovra quater da 500 milioni di euro: 33 voti favorevoli, 19 contrari e 3 astenuti. Superati i malumori che si erano generati in mattinata. Per il Presidente Schifani si è trattato di una esperienza unica. “Penso, ha detto, che questa sera abbiano vinto i siciliani, abbia vinto questo Parlamento per il lavoro fatto in 48 ore. E’ stata una bella esperienza, anche se pesante. Soddisfazione espressa anche dalla presidenza dell’Ars e dall’assessorato al bilancio. Tensioni in mattinata per alcuni punti inseriti nella notte e fuori dall’accordo.”È un insieme di norme in ordine sparso che non ci convince, va detto però che molti provvedimenti sono stati migliorati grazie al lavoro del nostro gruppo. hanno detto dal partito democratico. Ad intervenire anche Il leader di Sud Chiama Nord, Cateno De Luca, che aveva annunciato oggi in aula il voto favorevole del gruppo alla variazione di bilancio, sottolineando la qualità del lavoro svolto e il metodo di condivisione adottato durante il processo.
M5S Ars: “Ddl variazioni, per Schifani vince la Sicilia? Non ci risulta, nella manovra tanto fumo e poco arrosto. E per la sanità come al solito non c’è nulla”
Vince la Sicilia, come dice Schifani? Figuriamoci se avesse perso. Per cantare vittoria i siciliani si aspetterebbero ben altro dal governo, rispetto a qualche toppa qua e là. Si aspetterebbero, ad esempio, norme vere in aiuto alle famiglie e non la norma spot sul reddito di povertà che serve a poco o nulla. Soprattutto si aspetterebbero qualcosa di concreto per la sanità, sparita dai radar di questo esecutivo, e questo è inaccettabile. Ci auguriamo che si recuperi nella Finanziaria che bussa alle porte, ma non ci accontenteremo di pannicelli caldi”.
Lo afferma il capogruppo del Movimento 5 stelle all’Ars Antonio De Luca a commento del ddl sulle variazioni di bilancio approvato oggi a sala d’Ercole.
“Troppe le lacune in questa manovra – continua De Luca – per parlare di vittoria. Ad esempio si poteva aumentare la dotazione del Furs, il fondo regionale dello spettacolo i cui finanziamenti si sono progressivamente assottigliati; si poteva tarare meglio l’aiuto alle famiglie in difficoltà, magari recuperando un po’ della filosofia del reddito di cittadinanza, che, con qualche correttivo, poteva continuare a dare una grossa mano agli indigenti, come ha fatto per anni”.
“Su una cosa – conclude De Luca- sia
La legge vale 560 milioni di euro. All’iniziale stanziamento del ddl, così come approvato in giunta, si sono aggiunti infatti ulteriori 210 milioni frutto di maggiori entrate accertate durante la discussione del testo in Ars.
Per l’emergenza siccità vengono stanziati 65 milioni di euro, incrementando inoltre di 20 milioni di euro i capitoli di spesa relativi agli interventi di protezione civile per le calamità. Oltre 50 milioni sono stanziati per i sussidi al mondo dell’agricoltura piegato dalla crisi (bonus fieno, minori raccolti cerealicoli, peronospora, blue tongue, brucellosi, comparto apistico), 30 milioni sono destinati all’assegno di povertà una tantum e 10 milioni alla bonifica dei siti contaminati.
Circa 55 milioni vanno agli interventi in materia di mobilità: 19 per il TPL, 10 per i trasferimenti nelle isole minori, 17 per il contrasto al caro voli e 10 in favore degli aeroporti minori.
Per gli enti locali sono stanziati oltre 15 milioni: 11 per i Comuni in dissesto, 3,5 per gli enti a cui sono state trasferite infrastrutture dall’Irsap, 2 per gli enti interessati dall’emergenza per la crisi vulcanica. Oltre 30 milioni saranno destinati alla contrattazione collettiva regionale. Approvata, inoltre, la stabilizzazione dei precari delle Camere di commercio.
Nel settore sociale il prestito d’onore agli universitari vale 10 milioni, i maggiori stanziamenti per l’Asacom valgono 8 milioni, 12,5 milioni i fondi ulteriori per le disabilità gravissime e 1,2 milioni per il sostegno dei lavoratori delle aree di crisi complessa di Termini Imerese e Gela.