MODICA - APPROVATI BILANCI, MAGGIORANZA SPACCATA

Ieri sono stati approvati i bilanci consolidati del 2021 e 2022. Non erano presenti i revisori dei conti ed è stato impossibile metterli in video collegamento. Il Sindaco Monisteri non è intervenuta mentre l’assessore Vindigni ha avuto un confronto con la consigliera comunale Ivana Castello. I consolidati sbloccano 8 /10 milioni di euro. briciole rispetto all’esposizione debitoria del comune di Modica. Sin qui quanto accaduto. Ma la vera notizia nella notizia è la spaccatura all’interno della maggioranza in previsione di una data molto importante quelal del 27 novembre quando il sindaco della città di modica è convocato dalal corte dei conti a palermo. I consolidati sono passati con 12 voti a favore ed inizlamente è mancato il numero legale per l assenza di 9 consiglieri poi ridotti in 8 assenti. dei quattro contrari, tre sono i consglieri di opposizione castello spadaro gugliotta, mentre il 4 ed è qui la vera notizia è Fabio Borrometi. e se l’avvocato modicano ha scelto di presenziare e motivare il perchè del no i suoi colelghi di gruppo “modica al centro” la presidente del consiglio maria cristina minardo piero armenia e daniela spadaro hanno scelto di non presentarsi in consiglio. La Minardo spiega che la scelta di farsi sostituire nei lavori d’aula è una scelta consapevole che trova fondamento nella emergenza dopcumentale e dal pare contrartio delal corte dei conti per los trumento del 2021 e mancante per quello del 2022. In linea la amggior parte dei componenti della lista prendiamoci cura. Micheleangelo aurnia rita cascino cristina cecere e neva guccione. così come il consigliere DC Giorgio Civello. Neva Guccioneha evdienziato , che l’assenza in consiglio è una scelta politica ben delineata ed un messaggio chiaro alla città: serve una inversione di rotta. Si delinea sempre più la crisi interna. Crisi silenziosa e che opta per una sinergia di apaprenza. Apparenza che deve fare i conti però con la realtà e la data del 27 novembre per Maria Monisteri segna il punto di partenza o di fine non solo per i bilanci ma anche per l’ego politico del sindaco.