stop alla vendita di souvenir e immagini che rimandano alla mafia da tutti gli shop e spazi commerciale dagli aeroporti siciliani. E’ l’invito dell’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò, con una lettera inviata ai vertici delle società di gestione degli scali di Palermo (Gesap), Catania e Comiso (Sac), Trapani (Airgest), Lampedusa (Ast) e Pantelleria (Enac) al fine di “Mantenere una immagine dignitosa e scevra dai soliti stereotipi negativi – scrive Aricò – è senza dubbio una linea ferma da tenere nei luoghi di primo approdo di turisti e visitatori che raggiungono la Sicilia, come appunto gli aeroporti dell’isola”. Già un anno fa, gli armatori hanno accolto l’appello dell’assessore Aricà facendo rimuovere facendor imuovere i gadget e i souvenir che per lo più raffigurano famiglie e uomini con basco e lupara e con la scritta mafia o le immagini del film il padrino dagli spazi commerciali dei traghetti e delle navi che curano i collegamenti con le isole siciliane. Questi oggetti – seocndo il rappresentanted ellagiounta shifani – incatenano la nostra Isola a stereotipi mortificanti, richiamano un fenomeno criminale dal quale la Sicilia si sta sforzando di liberarsi grazie al sacrificio di eroi civili e all’impegno quotidiano della stragrande maggioranza dei cittadini. Dobbiamo invece fare il massimo sforzo per diffondere la vera immagine di una terra ospitale e laboriosa». Già ieri aveva lanciato lo stesso mpnito franecsco miccihè, sindaco di agigenti,cità che nel2025 è capitale della cultura. Il primo cittadino ha emesso un’ordinanza dopo che in un negozio della centrale via Atenea sono stati esposti alcuni oggetti che rimandano alla mafia. La polizia locale , dovrà vigilare sull’esecuzione del provvedimento
SOUVENIR MAFIA - ARICO’ VIETA VENDITA NEGLI AEROPORTI
180