“Riteniamo significativo questo momento di confronto”: lo dicono i rappresentanti dell’Osservatorio universitario DIGA (Diseguaglianze, Informazione, Guerre e Ambiente) dell’Università di Catania commentando positivamente la convocazione – al secondo giorno di mandato – da parte del Magnifico Rettore Enrico Foti dell’assemblea – svoltasi ieri pomeriggio – sul tema della situazione in Palestina, facendo chiaro riferimento alla lettera per Gaza firmata da 500 docenti e membri del personale Unict.
Presente all’assemblea anche la prorettrice prof.ssa Lina Scalisi.
Un dibattito per discutere quale potrà essere la posizione dell’Ateneo rispetto al genocidio in corso a Gaza: i rappresentanti dell’Osservatorio chiedono che venga riconosciuto dall’Università il genocidio in corso e che l’Ateneo attivi programmi di sostegno per consentire a studenti, dottorandi/e, studiose e studiosi palestinesi di raggiungere Catania.
Si è chiesta anche l’interruzione degli accordi con università e aziende israeliane coinvolte nei territori occupati.
Studenti, docenti e personale amministrativo hanno infatti ribadito che la sospensione dei rapporti con tali istituzioni e aziende non rappresenta un gesto simbolico, ma un atto concreto di sostegno al processo di decolonizzazione della Palestina.
Massiccia la partecipazione di studenti e docenti, alcuni dei quali hanno portato esperienze vissute in prima persona nei territori palestinesi: ciò ha dato maggiore forza alle richieste avanzate nella lettera che si spera vengano accolte con il gusto peso in Senato accademico previsto per il prossimo 29 settembre:
L’Osservatorio ricorda, proprio per questo, che fino al 29 settembre c’è tempo per firmare la lettera