Educazione scolastica, formazione professionale, servizi sociali territoriali e infrastrutture per incentivare la residenzialità.
È su queste 4 direttrici che si fonda la riqualificazione di San Cristoforo e che è stata messa nero su bianco dal Cantiere per Catania e altre 82 tra organismi sociali ed economici, organizzazioni di
rappresentanza, enti del Terzo settore, associazioni, fondazioni, comunità educanti, parrocchie, istituti scolastici e comitati di cittadine e di cittadini che insieme hanno sottoscritto il documento
“Assieme, per San Cristoforo 2” con le proposte operative
per l’Amministrazione comunale alla quale si suggerisce anche di puntare sulla riqualificazione dei beni di proprietà comunale e sui 41 immobili
confiscati alla mafia presenti nel quartiere.
Proposte avanzate alla luce del fatto che San Cristoforo rientra nel cosiddetto “decreto Caivano” che prevede diversi fondi per il popoloso quartiere di
Catania per un totale di 25 milioni di euro a cui si possono aggiungere fondi regionali ed europei.
Le priorità afferiscono dunque all’ambito educativo-formativo e a quello dei servizi sociali.
Int
RETE “ASSIEME, PER SAN CRISTOFORO”
CARLO COLLOCA