CONCESSIONI BALNEARI - BRACCIO DI FERRO UE E SALVINI SU INDENNIZZI

di Viviana Sammito
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Il vicepremier italiano e ministro alle infrastrutture matteo salvini ignora le richieste europee sugli indennizzi a seguito delle concessioni demaniali, la cui scadenza è fissata al 30 settembre 2027. In sostanza chi gestisce uno stabilimento, dovrà lasciarlo a favore di chi vince la gara d’appalto. Nei giorni scorsi Bruxelles ha chiesto al governo italiano di concedere a chi lascia la concessione demaniale solo la copertura degli investimenti non ammortizzati. Invece nel testo presentato dal ministro delle Infrastrutture alle associazioni di categoria l’indennizzo verrà calcolato sì sugli investimenti effettuati e non ancora ammortizzati al termine della concessione, ma aggiungendo “l‘equa remunerazione sugli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni”. “Ai miei uffici- ha chiariti salvini, dopo la riunione al mit che si è svolta ieri – ho fatto rispondere “grazie, il decreto ce lo scriviamo noi perché siamo un paese sovrano”. Purtroppo c’è qualcuno a Bruxelles che ritiene che il subentrante dovrebbe lasciare una mancia a chi lascia. Un roba del genere non la firmo”. Il diritto a un indennizzo è tra le novità più rilevanti del decreto legge salva-infrazioni. In caso di mancata adozione del decreto indennizzi attuativo del decreto infrazioni, gli importi dei canoni per le concessioni “saranno automaticamente aumentati del 10%, fa sapere il Mit. Ma come l’hanno presa gli imprednitori del settore?

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