lE PROVE INVALSI FANNO MERGERE UN QUADRO NON CONFROTANTE SUL LIVELLO DI PREPARAZIONE DEGLI ALUNNI DEL SUD ITALIA. Diminuisce la dispersione scolastica esplicita (ovvero l’abbandono prima del completamento del percorso formativo), aumenta quella implicita (chi termina il percorso senza aver acquisito le competenze fondamentali previste) e il quadro generale della scuola italiana peggiora: è quanto emerge dalle rilevazioni Invalsi. Negli apprendimenti di Italiano e Matematica, infatti, gli allievi sono più deboli mentre la situazione è decisamente più rosea sul fronte dell’inglese e delle competenze digitali. “La sfida dei prossimi anni sarà garantire che l’ampliamento della partecipazione scolastica si traduca anche in un miglioramento degli apprendimenti per tutti, assicurando equità, qualità e inclusione come pilastri fondamentali del sistema educativo italiano”, afferma il presidente di Invalsi Roberto Ricci. Nel 2025 l’Istituto registra un aumento della dispersione scolastica implicita rispetto all’anno precedente: 8,7% nel 2025; 6,6% nel 2024, attestandosi al valore registrato nel 2023, ma il trend di medio periodo resta in calo (9,8% nel 2021; 9,7% nel 2022; 8,7% nel 2023) in particolare nel Mezzogiorno. Il dato viene letto dall’Invalsi in un contesto in cui il sistema scolastico è diventato più efficace nel contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico accogliendo una popolazione studentesca via via più eterogenea e fragile, che in passato avrebbe avuto un rischio più alto di esclusione.
Alla fine delle scuole medie, in Italiano, a fronte di un 62% di allievi che mostrano competenze almeno adeguate nel Centro-Nord, nel Mezzogiorno la percentuale scende in modo rilevante e nel Sud (in particolare Calabria, Sicilia e Sardegna) meno della metà di coloro che acquisiscono la licenza media accede alle superiori con competenze adeguate. Al sud nemmeno la metà degli allievi esce dal I ciclo d’istruzione con competenze adeguate in Matematica. Nel caso dell’area Sud e Isole solo 4 allievi su 10. E’ quanto emerge dal rapporto Invalsi presentato oggi.
“Di male in peggio. Dal rapporto Invalsi 2025 emerge che solo il 51,7% degli studenti giunti al termine dell’ultimo ciclo scolastico raggiunge il livello 3, considerato in linea con le indicazioni nazionali. Un calo di 4,8 punti percentuali rispetto allo scorso anno”. Lo dice Andrea Cangini, direttore dell’Osservatorio Carta, Penna & Digitale della Fondazione Luigi Einaudi.
“Le ragioni per cui quasi la metà degli studenti ha una familiarità insufficiente con la lingua italiana sono molte, ma, come suggeriscono i principali studi scientifici pubblicati a livello nazionale ed internazionale, tra le cause principali c’è una scarsa dimestichezza con la scrittura a mano in corsivo e la lettura su carta. Sappiamo che su questi temi il ministero dell’Istruzione è particolarmente sensibile, invitiamo il ministro Valditara a profondere uno sforzo ulteriore” afferma Cangini.
“A commento dei dati – aggiunge il direttore dell’Osservatorio Carta, Penna & Digitale della Fondazione Luigi Einaudi – il Rapporto specifica che le competenze digitali ‘non possono sostituire quelle di base e auspica un duplice impegno: innovare e aprirsi alle sfide del presente, senza perdere di vista i fondamentali del processo educativo e formativo’. Siamo perfettamente d’accordo”.
In seconda elementare, in Italiano circa il 66% (era il 67% nel 2024, il 69% nel 2023 e il 73% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (dalla fascia 3 in su); in Matematica circa il 67% (era il 67% nel 2024, il 64% nel 2023 e il 71% nel 2022) raggiunge almeno il livello base. In quinta elementare, in Italiano circa il 75% (era il 75% nel 2024, il 74% nel 2023 e l’80% nel 2022) raggiunge almeno il livello base. In Matematica circa il 66% (era il 68% nel 2024, il 63% nel 2023 e il 66% nel 2022) raggiunge almeno il livello base; anche i risultati d’Inglese sono leggermente più bassi o stabili rispetto al 2024. Il 91% (era il 95% nel 2024, l’87% nel 2023, il 94% nel 2022) degli allievi raggiunge il livello A1 del QCER nella prova di lettura (reading), mentre nella prova di ascolto (listening) è l’86% di allievi (erano l’86% nel 2024, l’81% nel 2023 e l’85% nel 2022) a raggiungere il prescritto livello A1. In terza media, i risultati di Italiano e Matematica sono sostanzialmente stabili, mentre gli esiti di Inglese sono invece in netto miglioramento. A livello nazionale gli studenti che alle medie raggiungono risultati almeno adeguati, sono: in Italiano il 59% (-1 punto percentuale rispetto al 2024), in Matematica il 56% (invariato rispetto al 2021, 2022, 2023 e al 2024), in Inglese-reading (A2): 83% (+1 punto percentuale rispetto al 2024), in Inglese-listening (A2): 70% (+2 punti percentuali rispetto al 2024). Dall’inizio della rilevazione (2018) è aumentata di 9 punti percentuali la quota di allievi/e che raggiunge il prescritto A2 in Reading e di 16 punti percentuali in Listening.
I divari territoriali rimangono molto ampi. In alcune regioni del Mezzogiorno si riscontra un maggior numero di allievi con livelli di risultato molto bassi. Nella seconda superiore: in Italiano il 62% degli studenti (invariato rispetto al 2024, – 1 punto rispetto al 2023, -4 punti percentuali rispetto al 2022 e -8 punti rispetto al 2019) raggiunge almeno il livello base (dal livello 3 in su). Le differenze tra l’Italia centro-settentrionale e quella meridionale rimangono consistenti. In Matematica il 54% degli studenti (- 1 punto percentuale rispetto al 2024 e al 2023, invariato rispetto al 2022 e -8 punti percentuali rispetto al 2019), raggiunge almeno il livello base. Anche per la Matematica il peso dei divari territoriali rimane molto forte. Per la prima volta sono state esaminate le competenze digitali e i risultati sono molto incoraggianti: Alfabetizzazione su informazioni e dati: l’89% raggiunge il livello adeguato; Comunicazione e collaborazione: il 91% raggiunge almeno il livello adeguato, come anche in Creazioni di contenuti digitali lo fa l’84% e in Sicurezza: l’85%. Infine, nell’ultimo anno delle superiori si registra una battuta d’arresto: in Italiano il 52% degli studenti (erano il 56% nel 2024, il 51% nel 2023, il 52% nel 2022 e nel 2021, il 64% nel 2019) raggiunge almeno il livello base. Il divario massimo tra Nord e Sud scende dai 23 punti del 2023 ai 21 punti del 2024 e 18 punti nel 2025. In Matematica il 49% degli studenti (erano il 52% nel 2024, il 50% nel 2023, nel 2022 e nel 2021, il 61% nel 2019) raggiunge almeno il livello base. Il divario massimo tra Nord e Sud scende dai 31 punti del 2023 e 27 punti del 2024 ai 23 punti del 2025, ancora molto ampio, ma comunque in miglioramento; in Inglese il 55% degli studenti raggiunge i traguardi nella prova di reading (-5 punti percentuali rispetto al 2024) e il 44% in quella di listening (-1 punto percentuale rispetto al 2024). Nonostante i miglioramenti, la distanza dei risultati osservati tra il Centro-Nord e il Mezzogiorno è ancora molto elevata.