Il dossier della caritas sulla povertà fa emergere lo spaccato di una società divisa in due: la fetta che produce bassi redditi riguarda 331mila nuclei familiari, lasciati senza aiuti economici. Le famiglie più disagiate sono quelle residenti al Nord, che vivono in affitto o sono nuclei monocomponenti: sono tutte categorie escluse per via dei nuovi criteri in vigore. Il passaggio alle nuove misure contro la povertà, Assegno di inclusione e Supporto alla Formazione e al lavoro (che tra il 2023 e il 2024 hanno sostituito il Reddito di Cittadinanza), segna un cambiamento profondo nell’approccio alla povertà: con queste misure, il diritto a ricevere sostegno non è più garantito “solo” in base alla condizione di povertà. Ora l’ADI è destinato solo a nuclei familiari con persone non occupabili, come minori e disabili, mentre il Supporto alla Formazione e al lavoro è riservato a chi è ritenuto occupabile e richiede percorsi formativi per il reinserimento lavorativo. Questa distinzione – denuncia l’organismo pastorale della Cei nel Rapporto – ha ridotto della metà il numero di famiglie raggiunte rispetto al RDC. Si riduce della metà il numero di persone raggiunte dalle misure nazionali di sostegno alla povertà (dati Inps): Rispetto al RDC, l’ADI riduce drasticamente la platea di beneficiari, coprendo circa il 50% in meno di famiglie nei primi sei mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. I nuclei “esodati” dal RDC: Circa 331.000 nuclei familiari hanno perso il RDC senza accedere all’ADI; di questi, il 57% non ha presentato domanda e il 43% ha visto la propria richiesta respinta”. A livello territoriale, l’Assegno DI’inclusione mostra una copertura maggiore nelle regioni del Sud, ma solo in alcune aree la misura raggiunge un’incidenza significativa (fino al 10%), mentre al Nord, dove la povertà è in crescita, l’incidenza dell’ADI non supera il 4%”. La Caritas, in sintesi, suggerisce “la necessità di migliorare la copertura per garantire il supporto ai poveri esclusi, riequilibrare gli importi per compensare le aree del paese in cui la povertà è in aumento (Centro e Nord), semplificare le procedure e ripristinare un sistema di supporto universale e continuativo per una maggiore equità nel contrasto alla povertà”.
POVERTA' - CARITAS, “SENZA AIUTI 331MILA FAMIGLIE”
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