CATANIA - CATANIA CITTÀ PIÙ CARA, “NON TUTTI PAGANO”

Dunque c’è chi paga e chi no. E non fa certo piacere ai cittadini il nuovo primato che riguarda Catania, prima in Italia per tariffa Tari: il capoluogo catanese è, infatti, quello in cui si paga di più a livello nazionale, 602 euro.
A dirlo é il rapporto dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva sui capoluoghi di provincia italiani nel 2024, e ha preso come riferimento una famiglia tipo di 3 persone e una casa di proprietà di 100 metri quadri. La Sicilia la terza regione dove si paga di più.
A Catania dunque una tariffa assai elevata per un servizio che non è sempre efficiente.
Le cause di un prezzo così alto?
Molteplici, come fa notare la stessa amministrazione comunale che, commentando la notizia, evidenzia che Catania risente in maniera significativa del fenomeno dei conferimenti illeciti provenienti dai comuni limitrofi, i cui rifiuti finiscono per gravare sul capoluogo incrementando sensibilmente la quota di indifferenziato raccolto.
Altro problema è la costante attività di bonifica delle discariche abusive a cui è costretto il comune: si tratta di interventi indispensabili per restituire decoro e sicurezza al territorio ma che hanno un costo perché aumenta la quota indifferenziata con conseguente aggravio dei costi di smaltimento che, per legge, devono essere integralmente coperti dalla tariffa.
C’è poi il problema degli impianti: spesso i sindaci hanno puntato il dito contro gli impianti di conferimento regionali con la necessità di trasferire i rifiuti fuori dai confini nazionali e questa è una soluzione assai costosa che incide pesantemente sul bilancio complessivo del servizio.
A Catania la differenziata raggiunge il 37%, in crescita rispetto al passato ma sempre insufficiente
E qui dovrebbero entrare in gioco i cittadini che differenziando potrebbero far ottenere risultati migliori e permettere alla tariffa di abbassarsi. Ma per questo ci vorrà sicuramente ancora molto tempo.