“Lavorare a scuola non è mai stato così pericoloso. L’escalation di aggressioni e offese agli insegnanti e al personale Ata, da parte di genitori e studenti sta facendo emergere il disagio profondo in cui versano la scuola e la società intera”. Lo dice Vito Cassata, segretario generale Cisl Scuola Palermo Trapani, commentando l’ennesimo episodio di violenza da parte di un genitore verso docenti e personale Ata. All’Istituto comprensivo Lombardo Radice di Palermo, in corso Calatafimi, due collaboratori scolastici, hanno riportato una prognosi di sei giorni, per aver impedito che un’insegnante precipitasse dalle scale, spintonata violentemente da un genitore, che chiedeva di raggiungere in aula la maestra, “colpevole” di aver rimproverato il figlio. Prognosi di tre giorni per l’insegnante. All’indignazione della CISL si aggiunge la CGIL con il segretario generale Flc Cgil Palermo Fabio Cirino e Caterina Altamore, docente della scuola e sindacalista della Cgil Palermo. “L’episodio recente non è solo un’aggressione fisica, – dicono – ma un attacco ai valori fondamentali della comunità scolastica. Chiediamo misure concrete per tutelare la sicurezza e la dignità di chi opera nella scuola. È essenziale che le istituzioni riconoscano e sostengano l’impegno quotidiano dei docenti, e affrontare la questione anche dal punto di vista educativo, per valorizzare la figura dell’insegnante e per far recuperare all’intera società quel valore, quel prestigio e quell’autorevolezza oggi perse a causa dello svilimento contrattuale, salariale e valoriale del ruolo dei docenti”.
SCUOLA - CGIL E CISL DENUNCIANO L’ALLARME AGGRESSIONI
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