Giovedì scorso le sedute di chemioterapia al maria paternò arezzo di ragusa per 36 pazienti oncologici sono state sospese a causa dicono dall’Asp – di un guasto tecnico – all’interno dell’ufa, l’unità farmaci antiblastici. La vera emergenza è dovuta alla carenza degli infermieri che preparano i farmaci necessari per i cicli di chemio. Tuttavia gli stessi pazienti hanno potuto ricevere le cure subito dopo pochi giorni. Infatti le sedute sono state riprogrammate nei primi slot disponibili. A fronte della carenza degli infermieri, si è registrato anche un aumento dei pazienti che si rivolge all’ompa per le sedute di chemio che arrivano da catania, niscemi, siracusa e gela, oltre a quelli del territorio ibleo. E’ triplicato- duicono dall’asp – il numero dei soggetti che necessitano della chemio da 40 a oltre 100. All’interno dell’unità per preoaare i faramci antiblastici dovrebbero esserci almeno due coppie di infermieri per coprire la fascia dei turni di mattina e pomeriggio ma le unità disponibili sono solo tre che si alternano ma non possono lavorare oltre 5 ore al giorno. Ed è per tale ragione, che l’asp sta cercando di reprire almeno un altro infermiere: giò domenica sarà pubblicata una delibera di ssuzib e di 12 infermieri di cuni uno sarà applicato all’ufa.
RAGUSA - CHEMIO SOSPESA MA PER “POCHI GIORNI”
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