SICCITA' - CHIESTA COMMISSIONE D’INCHIESTA AD HOC

di Katjuscia Carpentieri
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“Credo che il sistema di gestione delle acque vada rivisto e soprattutto studiato dai parlamentari. Negli anni ci sono state diverse indagini e provvedimenti da parte della magistratura e per questo motivo credo sia opportuno mantenere alta la guardia. è quando dichiara il deputato regionale Ismaele La Vardera chiedendo al presidente dell’ARs Gaetano Galvagno che venga istituita una commissione d’inchiesta ad hoc in considerazione del fatto che sull’acqua non possiamo permetterci infiltrazioni della criminalità organizzata”.
Vardera aggiunge “Ma non solo, la politica deve sempre cercare di fare il bene dei cittadini, partendo anche dal costo che grava su di essi: Amap e AcquaEnna ad esempio sono le prime che il Parlamento e i deputati dovrebbero studiare e valutare, come e se agire. Stiamo vivendo una crisi idrica senza precedenti, l’acqua in alcune zone arriva con il contagocce, e non possiamo permetterci che questo bene prezioso venga gestito nel peggiore dei modi”, conclude il deputato

A scendere in campo anche i consorzi Arancia rossa di Sicilia e Arancia di Ribera Dop che stanno lavorando a una piattaforma di richieste alle istituzioni per salvaguardare la loro produzione, punte di diamante della rinomata agrumicoltura siciliana di qualità. Collante per la collaborazione, si legge in una nota congiunta, avviata tra i consorzi di tutela che rappresentano migliaia di produttori di arancia bionda e di arancia rossa, sono la comune preoccupazione per la gravissima siccità e l’adesione di entrambi i consorzi a Origin Italia, l’associazione alla quale aderiscono oltre 80 realtà consortili delle produzioni Dop e Igp. “Tutta la Sicilia è colpita da una siccità che non ha così lunghi precedenti – affermano i presidenti Salvatore Daino e Gerardo Diana – almeno nell’ultimo cinquantennio, e tutti gli agrumicoltori siciliani fanno da anni i conti con problemi atavici in materia di gestione degli invasi e delle reti.
Tra i punti sensibili inseriti nel documento, l’attuazione della riforma dei consorzi di bonifica, procedure semplificate per l’accesso ai fondi già stanziati dai governi(nazionale e regionale)per fronteggiare la siccità, snellimento delle pratiche burocratiche per poter ricercare e attingere all’acqua autonomamente e lo stop agli esosi ruoli di riscossione emessi dai consorzi di bonifica anche in assenza totale di servizi irrigui”.

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