MODICA - “CHOCOMODICA O CHOCOPOLEMICA?”

di Marco Scavino
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Una manifestazione che dovrebbe unire e che invece divide. Il mondo del commercio da una parte , esponenti del mondo culturale dell’altra e residenti a fare da collante puntano il dito contro la kermesse. L’evento più dolce dell’anno rischia di diventare amaro e i sorrisi si sciolgono sotto il sole delle polemiche. Da una parte lo storico Uccio barone che parla di un centro storico, quello modicano, sotto sequestro per una manifestazione finanziamta generosamente con fondi pubblici ma che paradossalmente fa sosffrire le economia della città, recita il post. Un festino concentrato in un iunica arteria che rende ostaggio chi la abita e chi la vive economicamente, evidenzia nel suo post il professore Barone.

I social sono pieni di comemnti che certamente non danno gloria all’operato di chi in questi giorni si sta spendendo. Tra questi ad attrarre l’interesse di molti è stato il post di una commerciante del centro storico, molto attiva in città nella relaizzazione di eventi culturali con molto spesso paartner il comune di Modica, che è stato parecchio condiviso nonostante l’autrice abbia scelto poi di rimuoverlo. La titolare di una libreria del centro storico ha scelto facebook per denunciare ciome da tre giorni la sua attività non lavori. La comemrciante, che non ha voluto parlare con noi, , nel post cancellato dal web ma comunque non ritratto con note ufficiali,ha propsoto una mozione a tutti i comemricianti per propoprre una voce per i mancati incassi e poi ha chiesto se mandfare la fattura per le perdite al consorzio di tutela del cioccolato.

Amaro il comemnto di confocmemrcio il suo presidente giorgio moncada non vuole fare polemica lo evidenzia a più riprese a noi telefonicamente ma evidenzia come la manifestazione sia obsoleta. Monacada evidenzia il silenzio eleoquente della’mministrazione mon8isteri nel non invitare al tavolo organizzativo l’associazione escvlusa. Già l anno coscorso moncada aveva parlato die sgienza di cambio di punti di vista e obiettivi. La manifestazione andava rigenrata e la città lo grida da anni. confcomemrcio avrebbe teso al mano ma non è stata minimam,ente presa inc onsiderazioen. Moncada non vuole oscurare il lavoro del consorzio di tutela del cioccolato e del suo, evidenzia Moncada, protagonismo ma allo stesso tempo parla di azione che non coinvolge. In effetti è dfa anni che i cioccolattieri modicani per primo Bonajuto a cui si deve grazie al compianto Franco Ruta l’eco del cioccolato modicano come prodotto dolciarioo nel mondo, hannop asbbandonato al nave organizzativa. Dolcieri che lasciano il consorzio e che non investono nell’iniziativa che proprio loro dovrebbero esaltare ma che invece a telecamere spente ci dicono essere lontana dalla visione iniziale e dalle prospettive di crescita future. Insomma commenti amari che si susseguono e che non creano coesione. Punti di vista dal mondo economico e sociale della città di Modica, uniti a quelli di numerosi privati che hanno espresso il loro disappunto la kermesse, che presentano l’iniziativa come una barretta di cioccolato da offrire con un incarto leggermente diverso ma con un contenuto che avrebbe preso la strada del deterioramento.

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