“Amicus Plato, sed magis amica veritas” (Platone mi è amico, ma la verità mi è più amica). Con questa citazione, la società Civita Sicilia, capofila dell’ATI con Logos Società Cooperativa, è intervenuto con una dura nota stampa per fare luce sulla brusca interruzione della trattativa di partenariato pubblico-privato (PSPP) relativa alla gestione e valorizzazione del Complesso di Donnafugata e Palazzo Zacco. Secondo Civita, nonostante la piena disponibilità a negoziare e l’aumento delle garanzie economiche, il RUP (Responsabile Unico del Procedimento) e il Dirigente del Comune di Ragusa hanno posto fine unilateralmente alla negoziazione, sollevando dubbi sulla reale volontà dell’ente comunale di sostenere una gestione “moderna ed efficiente” dei beni culturali. La decisione finale è stata firmata dal Dirigente del XII Settore, Giuseppe Puglisi, il 5 dicembre 2025 e pubblicata sul sito comunale il 6 dicembre, l’inizio di un lungo ponte festivo. Civita ha ricevuto la notifica solo il 9 dicembre, scoprendo così che la trattativa era stata interrotta tramite la stampa. La tempistica, definita come “molto stringente, per non dire fulminea, decisamente inusuale”, contrasta con la lentezza mostrata dagli uffici nei mesi precedenti. Il cuore della polemica risiede nell’omessa allegazione, nella Determinazione dirigenziale, dei documenti forniti da Civita (Piano degli Investimenti e Piano di Manutenzione Ordinaria) sui quali si è motivata l’interruzione. Per questo motivo, Civita li ha allegati alla propria nota stampa, elencando gli impegni che sono stati garantiti, molti dei quali modificati in meglio – si legge nella nota- durante la negoziazione citando lo stop al precariato investendo oltre € 700.000 per l’assunzione stabile di almeno 24 unità con CCNL; per la Pulizia e il Decoro €1.400.000, superando i costi attuali del Comune. Manutenzione Ordinaria € 1.100.000. Comunicazione e Promozione € 950.000 per investimenti in attività di promozione regionale e nazionale .Allestimenti e Migliorie oltre € 220.000 (totale)Investimenti immediati per migliorare l’esperienza di fruizione. Canone al Comune€ 30.000 (iniziale)Aumentato dell’81% in corso di negoziazione. Civita aveva proposto l’installazione di un moderno sistema di biglietteria elettronica collegato all’Agenzia delle Entrate per la massima tracciabilità e la possibilità di acquisti online. Secondo la nota, uffici e Commissione hanno invece richiesto il diritto a visionare il conto corrente della Società. Civita ha respinto questa richiesta, sottolineando che un controllo di tale natura è previsto solo negli appalti, non nei partenariati, e che il sistema di biglietteria elettronica assicura “totale trasparenza, come avviene in tutti i siti culturali importanti. La società conclude che, se non gradita, potrà anche ritirarsi dall’offerta, ma rimarca che la sua missione è la valorizzazione del patrimonio.”È evidente che chiunque assumerà la gestione e curerà – si spera – la valorizzazione del Complesso di Donnafugata dovrà garantire almeno i numeri da noi proposti.”Civita annuncia sarà un osservatore vigile e attento.
RAGUSA - CIVITA: “NESSUNA VOLONTA’ DI TRATTARE”
29