SICCITA' - COCINA: “PEGGIORAMENTO ENTRO FINE MESE”

di Katjuscia Carpentieri
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L’acqua negli invasi in Sicilia “sta lentamente diminuendo, man mano che si consuma e non piove”, al momento è “al 25 per cento del totale”. Ed entro “il mese di luglio” la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente, “come da scenario elaborato”. E’ quanto dichiarato in un’intyervista all’adnkronos da Salvo Cocina, Capo Dipartimento della Protezione civile in Sicilia e a capo della cabina di regia per l’emergenza siccità in Sicilia.
Ci sono territori in cui le reti idriche urbane in cui si perde “anche il 50 per cento dell’acqua” e casi virtuosi come quelli di molte reti urbane di comuni dell’ennese e del nisseno dove le perdite sono state abbattute con interventi di rifacimento. E a correre il rischio più grave sono “le colture arboree. “Però, “a fronte di una situazione seria c’è un piano di Protezione civile regionale di interventi immediati entro l’estate per la gestione dell’emergenza con riuso e ripresa di pozzi abbandonati, ristrutturazione di pozzi e di pompe di sollevamento nonché un piano di potenziamento del parco autobotti pubbliche già in attuazione. A cui farà seguito un piano a medio termine con ulteriori nuovi pozzi e il revamping dei dissalatori. Ed, infine un piano a lungo termine per le grandi opere infrastrutturali, che prevedono investimenti cospicui, che fanno anche parte del Pnrr, ad esempio”.
“Lo scenario peggiore ci dice che la situazione peggiorerà a agosto e settembre”, continua ancora Cocina, quindi, la priorità viene data nel campo agricolo alla ‘irrigazione di soccorso’, proprio per evitare la ‘morte’ degli arbusti, per essere chiari”.
Ad intervenire anche i vertici di Anci Sicilia che scrivono ggi gli invasi sono ai minimi storici, l’agricoltura e il turismo rischiano una battuta d’arresto e, soprattutto, i cittadini di alcune decine di comuni continuano a subire un razionamento dell’acqua e altri di un centinaio di comuni una riduzione dell’acqua che va avanti da mesi.
Ma Cocina dice, “Ad oggi, nell’ambito del turismo non abbiamo segnalazioni di situazioni di crisi”, con specifico riferimento alla provincia di Agrigento.
Intanto Sono 92 i milioni di euro in arrivo in Sicilia per la realizzazione di infrastrutture idriche prioritarie. Si tratta del primo stralcio di finanziamenti destinati ai 49 interventi, per complessivi 1,6 miliardi, inseriti nel Piano idrico della Regione Siciliana, interamente approvato dal ministero delle Infrastrutture e inglobato nel Piano nazionale per la sicurezza del settore idrico.
La Regione siciliana ha avviato nella cabine di regia il tema del ripristino immediato dei dissalatori”. “Purtroppo il Dipartimento nazionale non li ha voluti inserire tra gli interventi urgenti”, spiega Cocina.

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