PONTE SULLO STRETTO - “CON OK AL PONTE, ACCELERANO ALTRE OPERE”

di Viviana Sammito
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“L’approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto accelera anche tutte le opere connesse, a partire dall’Alta Velocità fino a Reggio Calabria. Cantieri aperti per aumentare velocità, capienza e sicurezza anche sulla rete ferroviaria e stradale siciliana”. Lo scrive sui social il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Ma continua la polemica sulle analisi costi-benefici: Stretto di Messina Spa ipotizzava una tariffa minima di quasi 20 euro per autovettura, mentre il Ministro Salvini in margine alla riunione CIPESS ha parlato di 4-10 euro. Il Prof. Domenico Gattuso (Università di Reggio Calabria) ed il Prof. Guido Signorino (Università di Messina) avevano chiesto a SdM e Salvini di esporre i documenti economici del ponte che ancora una volta non convincono i due accademici percè – dicono – “la previsione dei costi di gestione e manutenzione dell’analisi costi-benefici appare dunque imprudentemente insufficiente. Tuttavia, pur volendo considerare adeguata questa previsione, è necessario ritenere che l’analisi costi benefici avesse stimato tariffe “elevate” al fine di garantire la copertura delle spese di gestione del ponte ma – hanno rilevato i due professori – una delle principali voci di ricavo che dovrebbero coprire quei costi risulta più che dimezzata. Come viene garantito dunque l’equilibrio finanziario? i due tecnici hanno invitato la società ed il ministro a rendere pubblici i documenti economici e contabili del progetto. La società oggi è intervenuta sugli atti aggiuntivi firmati ad inizio di agosto volti ad aggiornare i contratti tra la Stretto di Messina e il Contraente generale, il Project management e il Monitore ambientale, caducati per legge nel 2012, riferendo che sono pienamente coerenti con il quadro normativo di riferimento a differenza di quanto affermato con sorprendete genericità sui media”. Gli effetti degli atti aggiuntivi ai contratti sono infatti condizionati, oltre che alla registrazione e pubblicazione della delibera Cipess, anche alle rinunce ai contenziosi, già formalizzate negli atti aggiuntivi che dovranno poi essere depositate presso la cancelleria della Corte d’appello/Tribunale di Roma per la formale rinuncia agli atti del giudizio. Solo successivamente a questo adempimento formale, che interverrà non appena la delibera Cipess sarà registrata dalla Corte dei Conti e pubblicata in Gazzetta Ufficiale, gli atti aggiuntivi produrranno effetti”, spiega la societa’.

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