CATANIA - CONFRONTO TRA SINDACI ETNEI E RETE CIVICA

di Sarah Donzuso
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La nuova assistenza socio-sanitaria passa per le case di comunità: nel territorio etneo saranno 29 e verranno attivate nel giro di qualche mese e diventeranno il primo elemento di contatto tra il cittadino, l’istituzione locale e il sistema sanitario pubblico.
Per funzionare dunque dovranno basarsi innanzitutto su un buon dialogo tra parti sociali e azienda sanitaria poiché i Comuni e il Terzo Settore assumeranno comprimarie responsabilità, come stabilito dalle direttive del DM 77/2022 e finanziato dal PNRR, nell’intento di costruire un piano integrato e partecipato di politiche attive nel campo della “Salute come Bene comune”, con particolare riguardo alla visione “One Health”.

Gli Indirizzi regionali attuativi indicano che il Punto Unico di Accesso (PUA) sia condotto congiuntamente con il Servizio Sociale degli enti locali.

Per capire come muoversi questa mattina l’Associazione dei Comuni Siciliani (ANCI Sicilia) e la Rete Civica della Salute (RCS) si sono dati appuntamento anche per capire come impostare il dialogo proprio con’Asp.

Come è stato ribadito, infatti, ogni Casa della Comunità è il luogo fisico di riferimento dove trovare risposta ai bisogni sanitari e sociali e dunque occorre lavorare per l’efficienza di questa nuova interfaccia del sistema di assistenza.

Int GIAMMUSSO

VICEPRESIDENTE ANCI SICILIA
MASSIMILIANO GIAMMUSSO

All’interno della Casa della Comunità, il Sistema Sanitario Regionale si coordina e si integra con il sistema dei Servizi Sociali

Int

COORD. REG. RETE CIVICA DELLA SALUTE
PIEREMILIO VASTA

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