PALERMO - CONSORZI DI BONIFICA, STOP DALL’ARS

Lo stop è arrivato ancora prima dell’esame dell’articolo 1: la riforma dei Consorzi di bonifica tornerà a Sala d’Ercole la prossima settimana. Già ieri, e anche durante i lavori d’aula di oggi, le opposizioni avevani espresso perplessità sull’iter della riforma ma anche all’interno della maggioranza sono emersi approcci differenti rispetto al ddl sul quale pendono circa 500 emendamenti presentati dall’opposizione e dalla stessa maggioranza. Oggi invece l’inizio a singhiozzo all’Ars per la seduta dedicata all’esame degli articoli del ddl di riforma . Il governo, con l’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo, ha annunciato la presentazione di emendamenti di spesa per la copertura dei fondi per i lavoratori. Le opposizioni, appellandosi al regolamento parlamentare, hanno chiesto che gli emendamenti di spesa fossero valutati in commissione Bilancio ed hanno anche chiesto il rispetto dei tempi previsti per valutarli nel merito. Il presidente Gaetano Galvagno ha quindi sospeso la seduta e convocato la conferenza dei capigruppo. la ripresa dei lavori d’aula è convocata mercoledì prossimo 16 luglio alle 15. Domani intanto la giunta schifani approverà la manovrina da 200 milioni di euro. E’ emerso dal vertice di maggioranza che ha permesso al governatore di presentare la manovra che pone tre principali obiettivi. Sono tre i principali obiettivi della manovrina presentata oggi da schifani alla maggioranz: emergenze (interventi sul territorio rilevanti), infrastrutture e crescita, il tema del sociale e la salute. nel corso del vertice a palazzo d orleans il presidente renato schifani ha condiviso con la maggioranza la linea: massimo rigoreIl plafond della manovrina partirà dai 200 milioni ma potrebbe arrivare a 300 milioni di euro. Il testo è al vaglio dell’assessorato regionale all’Economia, che sta lavorando al assieme alla Presidenza della Regione. Secondo gli accordi con il presidente dell’Ars Galvagno, con il quale Schifani è in stretto e continuo contatto, la legge dovrebbe essere approvata dal Parlamento prima dell’interruzione estiva.