“La Corte dei conti ha trasmesso alcune osservazioni e richieste di precisazioni e integrazioni documentali al progetto del ponte sullo stretto di Messina”. L’Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, ha chiarito che “l’Ufficio di Controllo della Corte non ha espresso alcuna bocciatura nè giudizio di inadeguatezza. Stretto di Messina – ha chiarito – è pronta a fornire tutti gli elementi utili per consentire alla Corte di completare l’istruttoria finalizzata alla registrazione della delibera CIPESS, nella consapevolezza di aver operato nel pieno rispetto di quanto previsto dalla normativa italiana ed europea”. Pochi giorni per rispondere: il tempo intercorrente tra la richiesta istruttoria e la risposta dell’Amministrazione non può complessivamente essere superiore a 20 giorni. Trascorso questo periodo, la Sezione potrà decidere allo stato degli atti, ferma restando la facoltà di codesta Amministrazione di ritirare il provvedimento in sede di autotutela”. Tra le moltissime richieste compaiono le stime di traffico, le modalità di scelta della società di consulenza e gli esiti dello studio anche in relazione agli approfondimenti istruttori svolti in occasione della riunione preparatoria del Cipess”. Tutti i chiarimenti e le integrazioni chieste dalla Corte dei Conti fanno parte della fisiologica interlocuzione tra istituzioni e saranno fornite nei tempi previsti, a maggior ragione per un’opera così rilevante. Così una nota del Mit dopo i rilievi espressi dalla magistratura contabile. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega al Cipess, Alessandro Morelli, ha parlato di “normali interlocuzioni tra amministrazione con richieste di approfondimento. Non si sono fatte attendere le reazioni della politica: dal M5S regionale che parla dell’ennesimo mega spot di propaganda del governo Meloni con “il sonoro stop all’iter da parte della Corte dei Conti che solleva pesanti rilievi che risuona come una sonora bocciatura per Salvini. I 13,5 miliardi del ponte devono essere utilizzati invece per rendere la Sicilia normale. Il capogruppo Pd e del vicepresidente della commissione trasporti della camera, Anthony Barbagallo e Andrea Casu, hanno annunciato che presenteranno diverse interrogazioni parlamentari perché il Parlamento deve essere informato punto per punto, con la massima chiarezza e trasparenza. I parlamentari M5s in commissione Ambiente e Infrastrutture di Camera e Senato ritengono che a ottobre non partirà alcun cantiere. Chiediamo – scrive Invece del Ponte – con forza che si fermi questa corsa folle verso il nulla, e che si apra finalmente una discussione seria. L’Italia ha bisogno di visione, non di propaganda, il bluff ormai è scoperto.
PONTE SULLO STRETTO - CORTE DEI CONTI, PRECISAZIONI ENTRO 20 GIORNI
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