SCICLI - COSA C’E’ DIETRO LA CRISI DI MAGGIORANZA?

di Marco Scavino
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Che il Sindaco di Scicli Mario Marino in riferimento alla crisi politica vuoti il sacco dicendo che i 5 volevano un assessorato è un pò il segreto di pulcinella. Desire Ficili, Peppe Puglisi, Stefania Muriana, Lorenzo Bonincontro e Giuseppe Arrabito hanno in più di una occasione avevano espresso dubbi sulla giunta e ne avevano chiesto l’azzeramento. Nel corso dei mesi diversi incontri avevano portato i gruppi politici a confrontarsi per trovare una sintesi. Tutte le interlocuzioni avviate si sono poi mostrate fallimentari. Per il Sindaco perchè gli erano stati presentati nomi non autorevoli per i 5 per la presunzione ed arroganza del primo cittadino allergico al dialogo e al sistema di confronto politico e democratico. La prima a rompere con Mario Marino è stata Sabrina Micarelli, poi i 5 e all’indomani si è aggiunto anche il vice presidente Andrea Di Benedetto. Marino dal canto suo si dichiara sereno e consapevole di operare nell’interesse della città. Ma la politica è fatta di dialogo e confronto e questo a Scicli, a detta dei 5 non ci sarebbe più. Il punto di svolta sono state le provinciali Due candidati della maggioranza la Ficvili con la DC e Causarano a supporto dei civici che sostenevamo Maria RIta SChembari. La maggioranza avrebbe dovuto sostenere la linea del sidnaco con causarano ma così non è stato neanche tra gli alleati. Un voto infatti è andato anche alla sindaca di Modica Maria Monisteri e questo non avrebeb stizzito il sindaco. Per molti il disegno è chiaro la cabina di regia ha sede a modica, non a Palazzo San Domenico, e le operazioni di scicli sono servite a confondere solo per non palesare un pieno sostegno al progetto politico di centro destra di ampio respiro che si starebbe sviluppando negli ultimi mesi. A questo si è aggiunta una mancanza di equilibrio all’interno della giunta. Alcuni esponenti a detta dei consiglieri sarebbero lì solo ed esclusivamente per fare cortile e non lavorare. Accuse pesanti che il Sindaco Marino rimanda ai mittenti chiarendo che viene preso di mira chi è a lui leale e fedele. I 5 cvonsiglieri dal canto loro con lo strappo hanno voluto dimsotrare che in politica il rispetto e l’ascolto sono essenziali e che il sindaco non è legittimato ad agire arbitrariamente. Per

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